Dopo aver conquistato l’Enfer du Chablois sulle strade di Vaud, ed aver collezionato ben due secondi e due terzi posti, ma soprattutto dopo essere stato saldamente al comando della Coppa Svizzera già dall’Aprile scorso, alla fine Jan Freuler ce l’ha fatta. Il talento elvetico, nipote dello storico velocista e 10 volte campione del mondo su pista (considerato tra gli sprinter più forti di tutti i tempi) Urs Freuler, ha portato in casa Amore & vita – Prodir la classifica finale della Coppa di Svizzera, ultimo successo a chiusura della stagione 2018. Questa particolare vittoria ha un valore molto speciale per il team di Ivano e Cristian Fanini, perché viene colto proprio in Svizzera, la terra degli sponsor principali PRODIR e PREMEC di patron Giorgio Pagani a cui la Coppa viene dedicata. Alle spalle del passista (specialista anche della pista) Jan Andre Freuler, si sono piazzati Fabien Paumann (staccato di 26 punti) e Timo Güller (di 56 punti). Nella top ten della classifica finale è presente anche l’altro alfiere di A&V – Prodir, Colin Stüssi che ha chiuso settimo posto, mentre l’astro nascente del ciclismo Svizzero, ovvero il campione europeo e mondiale under 23 in carica, Marc Hirshi si è classificato 13°.
La premiazione si è tenuta con una grande festa al Tissot Velodrome di Grenchen, gremito di persone per l’occasione e per la corsa di chiusura disputata proprio come evento folcloristico all’interno del nuovissimo velodromo coperto, considerato uno dei più all’avanguardia nel mondo.
«Siamo orgogliosi di chiudere la nostra stagione con questo successo – spiega Cristian Fanini – la Coppa Svizzera di Ciclismo la dedichiamo a Prodir e in particolar modo a Giorgio Pagani. Quest’anno avremmo voluto regalargli anche un trionfo in Italia, perché rivincere nel nostro paese dopo aver conquistato nel 2017 il Giro dell’Appennino ed il Memorial Pantani era il nostro obbiettivo primario. Ci siamo andati vicino, specialmente in questo finale di stagione, purtroppo però non ce l’abbiamo fatta. D’altronde lo sport è questo ed i risultati non sono mai scritti. Ad ogni modo, considerando tutta la sfortuna che abbiamo dovuto affrontare e combattere, alla fine guardiamo al bicchiere mezzo pieno e siamo già a lavoro per strutturare una formazione 2019 che ci porti nuovamente ai livelli che ci competono. Ringrazio comunque gli atleti, anche se alcuni di loro hanno deluso molto, e voglio esprimere la mia gratitudine anche verso tutto lo staff che ha fatto parte di questa formazione. Con alcuni di loro il cammino si dividerà. E’ finito un ciclo importante e siamo pronti di iniziarne uno migliore con nuovi stimoli ed obiettivi. Faccio uno speciale e sincero in bocca al lupo a chi andrà altrove come Francesco Frassi, perché è un amico ed insieme ci siamo tolti molte soddisfazioni tra cui quest’ultimo sigillo nella Coppa Svizzera. Per il resto, faccio in questa occasione un grande plauso a Freuler per le vittorie conquistate quest’anno, a Stussi per le belle performance ed i numerosi risultati (ottenuti in tutta Europa), e al d.s. Marchetti che li ha guidati in Coppa di Svizzera. Ci hanno regalato belle emozioni in questa prima stagione insieme e sicuramente il futuro ci riserverà ancora molte gioie da condividere».
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.