Oggi è il giorno della verità al Tour of Turkey 2018 con la tappa più lunga (205 km) e con l’arrivo in salita a Selcuk a poca distanza dalla casa di Maria. L’anno scorso vinse Diego Ulissi (UAE Emirates) che poi si laureò campione a Istanbul. La maglia turchese ora è sulle spalle di Sam Bennett (Bora Hansgrohe), che ieri ha firmato il bis personale a Marmaris.
L’irlandese è un velocista che però può difendersi sugli strappi, quanto potrà perdere sui 5 km dell’ascesa finale? Ha da gestire un vantaggio di circa mezzo minuto sugli scalatori più pericolosi, ma ha dalla sua ancora due tappe con relativi abbuoni e sprint per tentare il colpaccio della classifica generale. Le sue impressioni alla vigilia della quarta tappa del Giro di Turchia.
Come hai vissuto il finale di tappa di ieri?
«Credevo che sarebbe stata più dura la salita e il ritmo imposto, invece mi sono trovato piuttosto bene. Sono andati molto forte solamente negli ultimi 500 metri e sono rimasto agganciato al gruppo principale. Mi sono voltato e ho visto tanti staccati, pensavo non ce l’avrebbero fatta a rientrare invece ci sono riusciti».
E la volata?
«C’è stata una grande battaglia per le posizioni, abbiamo tutti speso energie per portarci nelle posizioni in fronte. I miei ragazzi hanno lavorato davvero in modo eccezionale prendendosi cura di me per tutto il giorno, compreso sulla salita finale. Mi sono messo dietro il treno della QuickStep di nuovo, verso i 500 metri dal traguardo. C’è stato un momento di esitazione intorno ai 220-230 metri così ho deciso di anticipare e partire lungo. Per fortuna ho tenuto duro e nessuno mi ha superato. E ne sono davvero felice».
Come ti sei sentito rispetto all’anno scorso su un percorso praticamente identico?
«Stavo bene, ma al contempo gli scalatori non sono stati così aggressivi. In generale sono venuto qui con alte aspettative, perché sapevo che avevo lavorato molto bene prima di sbarcare in Turchia»
Quanto credi di poter perdere sulla salita di oggi? Quanto nutri il sogno della maglia turchese a Istanbul?
«La salita non è così lunga e solamente due km sono duri e si inizia a soffrire davvero. In questo momento ho circa mezzo minuto sugli scalatori quindi potrei limitare il mio distacco e recuperare qualcosa negli abbuoni in volata negli ultimi due giorni. La classifica generale non è impossibile, ma dipende tutto da quanto perderò oggi, dato che non sono uno scalatore, e dagli altri sprinter nei prossimi giorni».
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