Era uno dei nomi più attesi alla vigilia, un giovane da tenere d’occhio viste le grandi potenzialità e il grande motore. Si pensava alla cronometro della penultima frazione e invece Seid Lizde (Androni Giocattoli) ha messo a segno una vittoria strepitosa a Zhuhai nella quarta tappa del Tour of China II 2018.
Le sue sensazioni a caldo, a fondo pagina il file audio da ascoltare.
Finalmente questa vittoria tanto attesa è arrivata
«Finalmente sì, la aspettavo da tutto l’anno, che è stato difficile, ma ho tenuto duro e con questo stage ho trovato la condizione giusta. Mi mancava un po’ di fortuna, ci sono arrivato vicino in due tappe nel China I, ma oggi nonostante la temperatura molto molto alta ho dato tutto quello che avevo ai meno 4km, dando fondo alle mie energie e prendendo dieci secondi che mi hanno permesso di arrivare. Sono contentissimo».
Un tentativo studiato a tavolino oggi
«Eravamo d’accordo inizialmente con Marangoni e Zhupa, che poi è caduto e allora si è unito Mosca per attaccare dopo il primo sprint. Abbiamo dato una bella accelerata e abbiamo spaccato il gruppo. Abbiamo menato tutto il giorno».
Un gruppo di gente che tirava forte
«Eravamo tutti bei passistoni davanti e spingendo forte siamo riusciti ad arrivare al traguardo»
Come hai deciso di provarci da solo ai -4km?
«Dopo l’attacco di un Manzana mi sono girato e ho visto che erano tutti al gancio, così mi sono subito accodato e dopo il cambio ho dato tutto quello che avevo. Ho preso quei 200-300 metri che ho tenuto fino alla fine, tenendo duro».
Quali sono le tue emozioni a caldo dopo questo importante successo?
«Sono veramente contento, in questi ultimi anni molti mi hanno criticato dicendo che non ero molto costante durante l’anno. Ma nel 2018 penso di aver dimostrato anche con la mia precedente squadra, nonostante non fosse al top, di arrivare fino a fine anno andando forte. Fino a vincere. Spero che le squadre Pro lo capiscano e mi diano un’opportunità».
E ora c’è la cronometro, dove potresti puntare alla maglia gialla, perché non precludersi questo obiettivo?
«Certo. La gamba è veramente ottima, proverò ad andare molto forte a cronometro per portare a casa il China II. Speriamo vada tutto bene».
Hai una dedica per questa vittoria?
«La dedico alla mia famiglia che è l’unica che mi sta veramente dietro e mi supporta. E anche a Michele Bartoli, il mio preparatore; senza di lui non avrei mai avuto questa condizione».
Cosa ti ha detto prima di venire qui?
«Di tenere duro perché ho il motore, mi dice sempre che sono forte e di non mollare. Mi ha detto che qualcosa sarebbe venuto fuori, speriamo bene».
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