Giorgio Brambilla ha festeggiato il compleanno in ammiraglia. L’ex professionista lecchese ieri ha spento 30 candeline al volante della prima auto della Cofidis al Giro di Toscana - Memorial Alfredo Martini. Corridore della massima categoria dal 2010 al 2014, terminata la carriera agonistica e conseguita la laurea in scienze motorie, ha avviato il centro di preparazione GB4 e, dopo l’esperienza nel 2017 come direttore sportivo del team Tirol, dall'agosto di quest’anno ricopre la stessa carica nel team francese guidato da Roberto Damiani.
«In squadra mi trovo benissimo, sto scoprendo un gruppo eccezionale, che è di livello Professional ma non ha nulla da invidiare a tante World Tour. Al momento ho un contratto da direttore sportivo a giornata, ma dalla prossima stagione spero di entrare a far parte dello staff come preparatore e ds. I vertici del team ci stanno ragionando su e proprio in questi giorni mi diranno quali sono i loro programmi per il futuro» ci racconta prima del via del Gp Peccioli - Coppa Sabatini.
«Per me è tutto nuovo, sto cercando di imparare il più possibile da Roberto e dagli altri tecnici della squadra. Guidando l’ammiraglia e avendo al mio fianco un direttore dalla grande esperienza sto scoprendo ogni giorno una nuova sfaccettatura di questo lavoro. Da corridore non ci si rende conto di quanta responsabilità abbia un ds, in questo ruolo devi pensare a tutto e tutti, e non puoi commettere errori. Sulle tue spalle hai la responsabilità del risultato, che dipende da tutto il personale oltre che dai singoli corridori».
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