A&V PRODIR, FICARA IN AZZURRO CERCA GLORIA IN TOSCANA

CONTINENTAL | 17/09/2018 | 16:11

C’era davvero tanta voglia di rivalsa nelle pedalate di Pierpaolo Ficara, sabato scorso sulle strade brianzole della Coppa Agostoni. Il forte desiderio di andare a prendersi - di prepotenza – una rivincita contro la malasorte, a suon di risultati. Quello di Ficara infatti è un 5° posto che vale una vittoria. Lo vale per lui ma anche per tutto il management di Amore & Vita – Prodir, se solo si pensa che appena sette mesi fa giaceva a terra con la frattura multipla e esposta di tibia e perone e del gomito. «Un 5° posto come questo rappresenta un enorme successo – spiega il T.M. Fanini – se si analizza bene la storia di questo ragazzo e la performance magistrale nella Coppa Agostoni, sfido chiunque a sostenere il contrario».


E con quest’ottimo risultato arriva anche la convocazione in Nazionale per le prove che si corrono questa settimana in Toscana, ovvero nella terra della famiglia Fanini, e dove invece Amore & Vita – Prodir subisce da anni un vero e proprio boicottaggio da parte degli organizzatori che non la invitano al via.


«Quello che ormai da troppo tempo accade in Toscana, in corse come Larciano, Giro di Toscana e Coppa Sabatini, ha dell’incredibile, anche se sarebbe più adatto dire che ha del vergognoso – prosegue Cristian Fanini - chi sta ai vertici dell’organizzazione ce l’ha personalmente con mio padre da oltre quindici anni, soprattutto per le sue posizioni contro il doping e perché lo ritiene responsabile di un “operazione” (di notifica comparizione per alcuni atleti) che il NAS effettuò anni fa’ in occasione delle suddette competizioni e quindi non ci invita più. Una cosa del tutto assurda».

Di fatto, più o meno da quindi anni a questa parte Amore & Vita, senza alcuna motivazione valida, viene sempre estromessa a priori dalle candidate per un invito a prescindere dal fatto che ci possano essere tra le proprie file atleti in grado di vincere o meno. E questo nonostante in passato sia sempre stata invitata. «Purtroppo, invece di premiarci per il nostro impegno per un ciclismo pulito e credibile – come fanno tra l’altro tutti gli altri organizzatori sia in Italia che nel resto del mondo – questi nostri conterranei si divertono ogni anno a farcela pagare per qualcosa che non esiste, facendoci rimettere esclusivamente i nostri atleti che chiedo soltanto di correre, ovvero il proprio diritto di svolgere il loro lavoro. Quanto ci costringono a sopportare è una scorrettezza senza precedenti in nessuna altra disciplina sportiva nella storia dello sport, è qualcosa di realmente anticostituzionale. Io amo profondamente il ciclismo, è la mia vita, però una cosa del genere non dovrebbe accadere mai a nessuna formazione. Ad ogni modo, anche se credono di averci “fatto fuori” in realtà saremo molto presenti, visto che il nostro uomo di punta Pierpaolo Ficara, sarà al via sia del Giro di Toscana che della Coppa Sabatini in maglia azzurra. Siamo davvero orgogliosi di lui e non vediamo l’ora di vederlo protagonista sulle strade toscane per valorizzare l’Italia e di conseguenza la nostra formazione Amore & Vita – Prodir. Ficara sta andando fortissimo, il destino ha voluto che oggi fosse uno degli atleti più informa della nazionale. Parte per vincere, quindi chi non ci voleva, ahimè è avvisato….» conclude Fanini.

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COMMENTI
Va bene fare la vittima ma ........
17 settembre 2018 17:11 bassotto
Dispiace quando un team non viene invitato, soprattutto se di matrice regionale ma, voler passare per paladini dell'anti-doping quanto in squadra si hanno sempre atleti dalle prestazioni sorprendenti ed irripetute, non va proprio bene. Se chiediamo ai poveri spagnoli della Caja Rural cosa ne pensano dei fenomeni di casa Fanini, ci potranno dare dettagliate impressioni su quanto siano affidabili certi sensazionali risultati.

Bassotti,
17 settembre 2018 17:44 Fra74
il Tuo post, se mi permetti di darti del "TU" è molto aggressivo e preciso, completo ed esauriente allo stesso tempo. Non ti sembra di esserTi spinto un poco oltre?! Addirittura fai riferimenti, seppur non facendo il nome e cognome, di ciclisti passati alla Caja Rural che sono ben identificabili, sicuramente UNO, ecco. Dispiace leggere questo Tuo commento, dato che lanci accuse pesanti, a mio modo di vedere e leggere.
Spero Tu voglia correggere il tiro, ed essere più generico nelle Tue affermazioni. Il mio è un consiglio, non una critica.
Francesco Conti-Jesi (AN).

BASSOTTO.....
17 settembre 2018 18:44 pietrogiuliani
Caro Bassotto, nel tuo commento hai scritto soltanto una cosa sensata e cioè che dispiace quando un team non viene invitato, soprattutto se di matrice regionale. Per il resto, dissento totalmente dalle tue opinioni, a mio modesto avviso del tutto sbagliate e oggettivamente fuori luogo. Prendiamo ad esempio gli atleti che a tuo dire hanno fatto prestazioni sorprendenti ma mai più ripetute. Nel caso specifico tu fai esplicito riferimento a Danilo Celano che l'anno scorso ha vinto l'Appennino ed è stato protagonista al Tour of the Alpes ed al Coppi e Bartali. Tu credi davvero che si tratti di un dopato? Perchè è questo quello che vuoi far intendere a tutti. Ti rendi conto della gravità delle tue illazioni? Non basta nascondersi dietro ad un nickname assurdo per gettare fango addosso agli altri, quindi come primo sano consiglio di dico di pensare bene prima di scrivere e di fare certe gravi accuse, perché ne potresti pagare le conseguenze (e per inciso te lo meriteresti anche). Per il resto mi piacerebbe sapere se tu lavori a stretto contatto della Caja Rural o se conosci personalmente Celano, o qualcuno vicino ad entrambi, perchè in tal caso potresti davvero dire la tua e spiegare chiaramente la situazione. Siccome invece non credo sia così, ti chiedo il perchè di questa accusa senza sapere se il corridore quest'anno abbia avuto dei problemi personali, se si sia ammalato, infortunato o più semplicemente non abbia trovato l'ambiente giusto. Ci sono tantissimi fattori che uniti insieme possono compromettere il rendimento di un ciclista e l’esito della sua stagione. Ma tu fai prima e trai le tue sfavillanti conclusioni, ovvero: con Fanini vinceva e adesso non vince, quindi prima era un dopato e siccome Fanini non ti piace, pensi che magari sia stata proprio la squadra a doparlo. Non pensi invece che magari Celano quest'anno si sia semplicemente messo al servizio della sua squadra da vero professionista o che non abbia avuto occasioni per fare certe performance a causa di altri problemi. Tu ne fai soltanto una questione di doping. E la cosa è molto grave. Poi, se vogliamo parlare di Zamparella che l’anno scorso ha vinto il Memorial Pantani, posso dirti che anche prima di andare con Fanini aveva già dimostrato di saper lottare per vittorie importanti, visto che era arrivato 3° alla Coppa Agostoni, 4° al GP Nobili Rubinetterie, 5° al Trofeo Matteotti, 6° ad un'altra edizione del Pantani. Però visto che la vittoria più importante l’ha ottenuta proprio con la maglia di Fanini e non con un’altra e poi visto che quest’anno praticamente non ha quasi mai corso, allora era un dopato anche lui? E che dire di Ficara…..perchè l’articolo è incentrato proprio su di lui e quindi alludi che anche questo ragazzo sia un prodotto costruito con la chimica. Beh, ti faccio notare un’altra cosa: Ficara nei quasi tre anni che ha fatto fino ad oggi da professionista purtroppo ha subito più fratture, interventi chirurgici (e giorni di ospedale) che piazzamenti e vittorie. Ma nonostante gli incidenti, come una vera tigre si è sempre ripreso, tornando più forte e grintoso di prima e facendo risultati di altissimo livello sia prima che dopo i gravi infortuni che ha dovuto superare. Sarebbe stato più facile mollare, ma questa si chiama determinazione e non sono tanti ad averla. Nibali è un maestro in questo ma se non vogliamo spingerci troppo oltre nei paragoni e vogliamo semplicemente “dare a Cesare quel che è di Cesare” dobbiamo per forza riconoscere il talento e la forza di volontà di questo ragazzo che si merita pienamente la maglia azzurra e magari presto vincerà una bella corsa mettendo a tacere tanta gente che come te parla a sproposito. Secondo me tu, al pari degli organizzatori delle gare che non invitano l’Amore & Vita, sei da biasimare. Si, gente come te e non Fanini o suoi corridori, perché lui non vuole passare da “Paladino” dell’anti-doping, lui parla con i fatti, sono quelli a dargli ragione e ti sfido a sostenere il contrario.

Fanini un istituzione
17 settembre 2018 19:35 roger
Credo che il sig. Giuliani ed il sig. conti abbiano pienamente ragione. Penso anche io che ci sia spinti troppo in la' con le accuse. E poi Fanini vuol far tutto tranne la vittima. Ha solo raccontato ciò che sta accadendo alla sua squadra da diversi anni a questa parte in Toscana. Un vero e proprio ostruzionismo sotto ogni punto di vista. Una condotta davvero inspiegabile da parte degli organizzatori. D'altro canto se il ciclismo va male è anche colpa di questa gente che si sente padrona e fanno dell'abuso di potere una forma di vita per sentirsi realizzati. Per Bassotto penso proprio che si dovrebbe sciacquare la bocca prima di parlare di Fanini, perché se tutti avessero fatto come Fanini e fossero usciti a testa alta e senza paura dall'omertà, oggi il ciclismo sarebbe molto diverso e assolutamente più credibile. Io mi chiedo perché non si scrive mai niente quando vengono trovati positivi all'epo corridori di team world tour (ed ultimamente ce ne sono stati diversi in questi anni), e ci si accanisce contro gli atleti di Fanini?

???
17 settembre 2018 22:47 Enricotrevigiani
Signor Giuliani vedo che conosce molto bene il team ed i suoi atleti...
Non voglio limitarmi al mio parere..
Ci spieghi lei allora nel dettaglio questi sbalzi di risultati!
Si é vero infortuni, ambienti sbagliati, problemi fisici ma non le sembra di passare dalle stelle alle stalle?
Celano l'anno scorso volava letteralmente in salita, al Trentino dimostrò di andare davvero forte
e non aveva paura ad attaccare.. Ficara correva con lui nei dilettanti ed é venuto fuori così tardi...
Zamparella seppure abbia sempre vinto e la maggior parte di volte grazie ad una rara intelligenza tattica usando la testa oltre che le gambe, é addirittura sparito dopo la strepitosa vittoria al Pantani!

Mi dia lei delle spiegazioni plausibili!



per Enrico Trevigiani
18 settembre 2018 12:05 pietrogiuliani
Mi chiedi di darti spiegazioni ma io non ho la sfera di cristallo e non posso sapere al 100% quello che accade ai corridori nei vari ambienti. Posso solo dirti il mio parere, spiegarti come la vedo io. Innanzitutto ti dico che generalmente non mi piace parlare male delle persone (come invece accade troppo spesso su questo sito) e nemmeno sparare a zero sugli atleti come invece ha fatto Bassotto, dicendo che se un corridore in una stagione va forte e poi sparisce deve essere per forza un dopato. Nello specifico, abitando in Toscana e avendo lavorato nel mondo del ciclismo per tanti anni, conosco bene certi ambienti, incluso quello di Fanini che stimo e reputo una grande persona sotto ogni punto di vista. Adesso sono semplicemente un tifoso e grande appassionato di questo sport, e visto che sono in pensione, mi piace andare alle corse e seguire le squadre con cui ho collaborato o a cui faccio il tifo.
Mi chiedi di Celano, di Ficara, di Zamparella…riguardo a questi ragazzi posso confermarti che li conosco fin da quando erano dilettanti. Celano ad esempio ha iniziato a correre tardi (2° anno da junior) e quando ha trovato l’atmosfera giusta ha sempre fatto la differenza. Celano è una persona molto particolare e se non si sente a suo agio non rende. Con Chioccioli e con Fanini si sentiva un leader e si è comportato da tale vincendo corse bellissime. Alla Caja Rural, invece, è solo uno dei tanti. Viene sempre messo disposizione della squadra, a tirare e lavorare per i suoi compagni. L’ha fatto perfino quando indossava la maglia di miglior scalatore alla corsa World Tour in Turchia. Probabilmente la Caja Rural ha interesse che vincano altri atleti e siccome Celano è uno scalatore con i fiocchi viene adoperato di conseguenza, però essendo molto emotivo, è possibile che abbia reso al di sotto delle sue possibilità proprio per questo motivo. Su Ficara mi sembra di aver spiegato già come la penso, comunque ti dico che fino all’approdo nel team di Chioccioli, pesava 10 kg di più. Franco l’ha messo in riga e ha tirato fuori il vero corridore che è in lui. Poi ha avuto gravi incidenti (uno da dilettante e due da professionista) ma ha sempre fatto delle belle performance, anche contro tutte le difficoltà che ha incontrato, è riuscito a ritornare competitivo e a fare risultati. Se non hai talento queste cose non le fai oggi giorno.
Infine su Zamparella posso dirti che nel 2018 ha fatto scelte sbagliate, per sua stessa ammissione. In tre anni con Fanini ha vinto tre corse, il Pantani su tutti. Ma ha anche ottenuto tanti piazzamenti e ha lavorato molto per i suoi compagni. Da dilettante vinceva e con Bordonali ha ugualmente colto importanti piazzamenti come ho spiegato anche nel commento precedente. Poi nel 2018 ha deciso di andare in una squadra nuova perché gli erano stati promessi tanti soldi. E’ stato preso in giro ed è rimasto senza la possibilità di trovare una soluzione migliore. Per campare è dovuto andare a lavorare ed è per questo che adesso non corre pur essendo ancora tesserato.
Spero di averti spiegato meglio la situazione ma ti ripeto, magari non è così…però sempre meglio vedere il bicchiere mezzo pieno che mezzo vuoto. Si fa presto ad infangare le persone senza motivo, poi uno è libero di avere tutti i dubbi di questo mondo ma resta il fatto che fino a che non c’è un test antidoping positivo non si può crocifiggere nessuno. Ed ultimamente gli unici trovati positivi sono proprio quei corridori facenti parte di team World Tour che invece – grazie al passaporto biologico – dovrebbero essere i primi – sulla carta – ad essere puliti…..adesso pensala come vuoi…..
Pietro

Che dettagli!!!
18 settembre 2018 23:35 Enricotrevigiani
Ok Sig. Pietro.
Che dettagli!!!!
I 10 kg di Ficara e la svolta nei dilettanti, l'ingaggio di Zamparella che nemmeno con l'arrivo di Prodir sono riusciti a tenere lasciandolo per altro andare in un altro team di terza categoria e le tattiche caja rural a discapito di Celano persino a una gara importante come il Turchia..
Mi auguro che questi ragazzi possano smentirci dopo un 2018 deludente!
Saluti

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