Alejandro VALVERDE. 10. Sa che il traguardo è disegnato per lui, sa anche che l’uomo da battere è il tre volte campione del mondo Peter Sagan. Il murciano sa un sacco di cose: sa anche come si fa a vincere. E lo fa con tale semplicità da far sembrare tutto estremamente facile e bellissimo.
Peter SAGAN. 8. Lui è fatto così, per allenarsi a vincere, non teme di perdere. Per allenarsi lui si butta, a costo anche di fare incetta di secondi posti. Lui è arrivato qui alla Vuelta con una condizione così così e diversi lividi in corpo, in attesa di arrivare ad Innsbruck nel migliore dei modi e farli lividi: tutti.
Dany VAN POPPEL. 6. I suoi Lotto si muovono benissimo, fanno di tutto e di più per metterlo nelle condizioni di fare la volata migliore. Lui la volata la fa, ma non è la migliore.
Jon IZAGUIRRE. 6,5. Cura le zone alte della classifica, e visto che è in zona, si butta anche in volata.
Giacomo NIZZOLO. 7. Non è propriamente un suo arrivo, ma ormai si è mentalizzato per fare volate sempre e comunque. Ha già perso tempo, con vari incidenti e infortuni, e c’è da pedalare e recuperare. Oggi porta a casa un 5° posto che dice poco per il suo palmares, per la sua storia, ma molto sulla sua salute. Giacomino c’è!
Simon YATES. 5,5. È lì, ben messo come pochi, a fianco di Valverde e Sagan. Vaga con i migliori, poi li perde. E non solo loro.
Vincenzo NIBALI. 7. Fa chilometri e incamera fatica e già che c'è, dà anche una mano per la causa della squadra. Sa quello che desidera che sia fatto per lui, e Enzo non ha problemi a prodigarsi per Izaguirre e compagnia. Zainetto in spalla, e via a portar borracce per tutti. È sempre stato un esempio, oggi è esemplare.
Tiago MACHADO. 7,5. Il corridore della Katusha-Alpecin è il primo a dare il là con Jorge Cubero (Burgos-BH) e Hector Saez (Euskadi-Murias). Tiago è il meglio piazzato in classifica generale, che ha 21'57'' di ritardo da Rudy Molard. Lotta tutto il giorno e ha il grande merito di essere l’ultimo ad arrendersi.
Maurits LAMMERTINK. 8. Il 28enne corridore olandese della Katusha Alpecin è il primo ritirato della Vuelta 2018. Si è dovuto arrendere per l’acuirsi di dolori addominali e sarà sottoposto ad esami approfonditi in Olanda. In ogni caso, ci sono volute 8 tappe, per registrare il primo ritiro. Non male.