Alzati e cammina, e Vincenzo non se l’è fatto ripetere due volte. Altro che sedia a rotelle, «quella usala tu», dice divertito e sornione lo Squalo al medico societario Emilio Magni, che ha seguito passo passo il campione siciliano da quel dannatissimo 19 luglio, tappa dell’Alpe d’Huez, quando il corridore del Bahrain è finito imbrigliato e disarcionato da una tracolla di una macchina fotografica di un incauto spettatore. Caduta violenta, impatto pesante, conseguenze da brividi: frattura composta della decima vertebra toracica, addio Tour, in forse tutto il resto della stagione.
Proprio per questa ragione, per non abbassare la “claire” anzitempo, lo staff del Bahrain Merida, in accordo con il corridore, ha deciso di ricorrere ad un intervento chirurgico questa mattina a Milano, per accelerare i tempi di recupero: c’è un mondiale ad Innsbruck (30 settembre, ndr) che ingolosisce molto.
«Al momento tutto è andato alla perfezione – spiega a tuttobiciweb il dottor Emilio Magni, che ha assistito all’operazione di vertebro-plastica percutanea, cioè un’iniezione di “cemento” (polimetilmetacrilato, il nome tecnico della sostanza elastica, ndr) nel corpo vertebrale attraverso due aghi e effettuata dal neurochirurgo Giovanni Broggi, coadiuvato dal dottor Daniel Levi, presso la clinica 'La Madonnina' di Milano -. Lo scopo è quello di ridurre le sollecitazioni all’interno della vertebra, mettendola in condizione di potere sopportare carichi di lavoro importanti. Chiaramente progressivi, in tempi più brevi rispetto alle vie tradizionali. Sui tempi di recupero, però, bisognerà fare il punto tra qualche giorno, ma già adesso Vincenzo sta bene e dopo l’operazione (in anestesia totale: operazione durata 35’, più altrettanti di preparazione, ndr), Enzo si è recato poco fa con me a fare le lastre di controllo, e non ha voluto la sedia a rotelle, ma ha camminato sulle proprie gambe. Domattina, alle 9, il consulto con il professor Broggi: se tutto è ok, sarà riaccompagnato da Michele Pallini (anche il massofisioterapista ha assistito all’operazione, ndr) a Lugano, dalla piccola Emma Vittoria e da Rachele».
Il 33enne corridore della Bahrain-Merida tenterà di essere al via della Vuelta (parte il 25 agosto), considerata al momento dal corridore e staff viatico ideale per arrivare in condizione per il Mondiale in Austria. Questa sera, intanto, Vincenzo potrà già cenare a dieta libera, e da domani potrà sottoporsi a due/tre giorni di sola piscina. Poi potrà cominciare con un po’ di bicicletta sui rulli. «Se tutto procederà come noi pensiamo e ci auguriamo – ha chiosato il dottor Magni -, la prossima settimana potrebbe anche andare su strada».
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