La 3GiorniOrobica-Gran Premio LVF Solutions è diventata maggiorenne e la diciottesima edizione della corsa internazionale per la categoria Juniores ha incoronato il milanese Andrea Piccolo. L'atleta del Team LVF di patron Patrizio Lussana ha tutte le carte in regola per seguire le orme di chi ha scritto prima di lui il nome nell'albo d'oro, e che poi è passato tra i professionisti, tanto per citarne qualcuno Francesco Gavazzi, Eros Capecchi e Fabio Felline. Il bilancio della manifestazione lo facciamo con il presidente del Team 2003, il bergamasco Antonio Torri, che ancora una volta ha visto brillare il gioiellino più prezioso della numerosa attività organizzativa.
Quest'anno non c'è stato il tappone del Passo Maniva nel Bresciano, ma la tappa che ha portato gli atleti al traguardo in salita ai Colli di San Fermo, è stata altrettanto spettacolare.
“Chi era presente ha potuto ammirare lo spettacolo di questa salita, anche perché i pretendenti alla vittoria finale hanno dato tutto negli ultimi chilometri, rendendo la tappa molto bella ed emozionante. Vacek è stato fenomenale nonostante la caduta in cui era incorso in precedenza, altrimenti avrebbe potuto contenere l'impeto di Tiberi che nella parte finale della salita è stato incontenibile tanto da vincere la tappa. Piccolo si è dimostrato veramente molto intelligente: non ha forzato, ha risparmiato energie, e ha usato la testa per tenere la maglia di leader che poi ha portato fino al termine”.
Delle altre tappe cosa ne dici?
“La cronometro a squadre, a parte le difficoltà del traffico visto che si disputa in una giornata lavorativa, ha sempre il suo fascino. Nella seconda tappa con arrivo a Casazza e partenza da Adro, ci siamo difesi bene anche lì organizzativamente parlando. L'ultima da Lallio a San Paolo d'Argon è tappa oramai più che collaudata, qui Davide Plebani ha vinto il tricolore Under 23 nel 2016. A livello organizzativo quindi è andato tutto bene, devo ringraziare Gianluigi Belotti, main sponsor della LVF Valve Solutions, e tutti quelli che ci sono stati vicini e indispensabili per lo svolgimento della 3Giorni. E devo ringraziare anche tutti gli organi competenti in corsa: la stampa, la giuria, la Polizia stradale, le motostaffette, l'assistenza sanitaria, e tutti i nostri uomini del Team 2003 che nessuno probabilmente mai vede, ma che ci danno veramente una grossa mano: senza di loro non riusciremmo a fare queste corse”.
Tornando alla tappa clou, lungo i tornanti dei Colli di San Fermo, c'era tantissima gente ad aspettare la corsa. E questo ripaga tutti i grandi sforzi compiuti dall'organizzazione...
“Ci dispiace che abbiamo dovuto spostare la linea d'arrivo per problemi logistici. Dove l'avevamo posizionata in precedenza, era una sorta di “terrazza naturale” dove la gente poteva vedere gli ultimi 2/3 km con i corridori impegnati nei tornanti. Diciamo che essendo la tappa al sabato ci aspettavamo tanta gente al seguito della corsa; per fortuna il tempo è migliorato dopo l'acqua e il vento che abbiamo trovato alla partenza da Seriate e che, sicuramente, ha tenuto qualcuno lontano dalla corsa. Ma in definitiva la gente ha risposto bene, questo anche grazie all'Amministrazione comunale di Grone, al sindaco e a tutti gli operatori della Val Cavallina”.
Nota dolente le rappresentative regionali. Meno di quelle che ci si aspettava e anche qualitativamente inferiori alle attese. Cosa pensate di fare per la prossima edizione?
“Effettivamente ci aspettavamo di più. Rivedremo magari anche questa formula: io non dico che non interessi, probabilmente quando hai al via i team migliori, e non puoi accettare tutte le iscrizioni per ovvi problemi di numero dei partenti, è ovvio che ci siano poi delle squadre che s'impuntano e non danno i propri atleti alla rappresentativa regionale. Vedremo: ogni anno abbiamo sempre dalle 60 alle 70 richieste di partecipazione, potremmo anche tornare alla formula classica, alla vecchia maniera”.
L'edizione numero 18 è appena andata in archivio, ma tu e Patrizio Lussana (direttore di organizzazione) sappiamo che già state pensando alla 3Giorniorobica del 2019. C'è qualcosa che, oltre alla oramai tradizionale tappa conclusiva, si può pensare di ripetere. L'arrivo ai Colli di San Fermo in particolare?
“Ho visto che c'è stato molto entusiasmo a Grone. Quindi potrebbe anche essere che si possa ripetere questa tappa. Il Maniva oramai non credo possa essere ancora nella nostra gara, ringraziamo patron Lucchini per quello che ha fatto in questi anni, ma sappiamo che ha sponsorizzato il Giro d'Italia Under 23, è ripartita la 3 Giorni Ciclistica Bresciana e poi ha anche una squadra da seguire. Quindi potrebbe proprio essere che la tappa dei Colli di San Fermo sia confermata”
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.