Christian Prudhomme, direttore del Tour de France, accetta di analizzare i fatti accaduti ieri. «La salita all'Alpe d'Huez è stata davvero disarmante, penosa, incontrollata. I corridori, gli eroi del Tour devono essere rispettati ed è quelloc he fa la gran parte del pubblico. Non bisogna fischiare né toccare i corridori, mai. Ieri, purtroppo, nella seconda metà della salita si è concentrata una folla incosciente. E anche se non è stato un facinoroso a far cadere Nibali, è pur sempre stato uno spettatore. E questo non deve accadere. Fino alla curva degli olandesi tutto è andato per il meglio, poi è scoppiato il caos».
E ancora: «Bisogna ritrovare la serenità, la gioia di applaudire, la belezza di far parte del pubblico del Tour. Dopo dieci giorni tranquilli, sono tornati in azione anche gli anti-Froome: rinnovo il mio appello alla calma. E soprattutto al rispetto dei corridori, mentre vediamo troppa genete che infastidisce i corridori, corre accanto a loro, cerca di farsi un selfie... Misure speciali per i Pirenei? Direi di no, perché sono salite "normali": quelle speciali e più impegnative da presidiare, per la loro conformazione particolare, sono l'Alpe d'Huez e il Mont Ventoux».
Infine, sui fumogeni: «Non si vedeva più niente. E c'era confusione dovunque. I fumogeni non hanno nulla a che vedere con il ciclismo. Si costringono i corridori a respirare un fumo nauseabondo e in più li si acceca. Non ha alcun senso, non si può continuare così».