Un anno fa il Giro d’Italia under 23 è stato un successo. Quest’anno, di più. Stesso filo conduttore: la Nuova Placci, società imolese a forte anima mordanese, con Marco Selleri a metterci la faccia in quanto presidente. Nel 2017 aveva rilanciato una corsa che mancava, adesso l’ha consolidata: confermarsi vale di più. Basti un dato: chiamati a dare un voto alla corsa prima della crono finale, i direttori sportivi dei trenta team partecipanti sono rimasti tutti fra il nove e il dieci.
Selleri, ancora un Giro da applausi: se n’è reso conto?
‘Certo. Ma lo sapevo già alla vigilia… (ride)’.
Battute a parte, perché?
‘Il percorso duro ha reso la corsa più avvincente: la maglia rosa è cambiata tutti i giorni, la tappa più facile è filata via a 47 di media. Il Giro lo fanno i corridori e qui all’altezza ce n’erano parecchi’.
Ci avete messo anche del vostro come organizzazione.
‘Abbiamo cercato gli ingredienti che servivano, rinforzando la squadra: come società abbiamo messo in campo 40 persone, che a Mordano vivono tutte nel raggio di 300 metri. Alla fine ci siamo stancati meno e divertiti di più’.
La soddisfazione maggiore?
‘Vedere il mondo che viene da te ed è contento di esserci’.
Bilancio?
‘Riguardando in questi giorni i filmati della corsa, mi sono detto: che razza di lavoro abbiamo fatto’.
Il segreto?
‘L’impegno. E lo spirito romagnolo: grazie al Fans Club Marangoni abbiamo servito tortellini e strozzapreti alle partenze, con i miei amici mordanesi della Cà de Borg c’è stata piadina in tutti gli arrivi. Non è solo mangiare, ma saper stare assieme’.
E’ mancata un po’ l’Italia…
‘Siamo in ritardo, ma le prospettive sono rosee: fra gli juniores c’è del buono, presto avremo un bel ricambio’.
Selleri, fra un anno il Giro under 23 si allungherà a due settimane?
‘Il mio target è restare a dieci giorni. Ma prima vengono un paio di cose. La prima: non siamo noi a decidere di organizzare la corsa, ma la Federazione. La seconda: devo sapere cosa vuole fare la mia gente. Dovesse mancarmi qualche uomo sarei in difficoltà, è con la mia squadra che ottengo i buoni risultati’.
da Il Resto del Carlino
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