Tre tappe, 297 chilometri da percorrere sulle strade bresciane, 31 squadre di cui 8 straniere per un totale di 150 partenti. Sono alcuni dei grandi numeri della 3Giorniciclisticabresciana organizzata dal 6 all'8 luglio dal team Aspiratori Otelli tornata quest'anno in calendario con il rango di corsa internazionale e presentata questa mattina a Palazzo Broletto, sede dell'amministrazione provinciale. A fare gli onori di casa Diego Peli, grande amico del ciclismo e patron Giancarlo Otelli.
Dopo la spettacolare introduzione musicale di Luca Ranieri dell'orchestra sinfonica nazionale della Rai, si è alzato il sipario sulla manifestazione. Hanno portato il loro saluto il sindaco di Collio Mirella Zanini che ospiterà la partenza della corsa, il vicesindaco di Torbole Casaglia Sebastiano Filippo Dossi, il presidente della Comunità della Valtrompia Massimo Ottelli, il sindaco di Provaglio d’Iseo, altra sede di tappa, Marco Simonini. Inserita nel calendario internazionale dell'Uci, alla presentazione sono intervenuti anche i vertici della Federciclo rappresentati dal vice presidente vicario Daniela Isetti e Michele Gamba, per il comitato regionale il presidente Cordiano Dagnoni e naturalmente il ct degli Juniores Rino de Candido che si aspetta molte indicazioni da questa corsa anche in vista dei campionati europei. E veniamo alla corsa che vedrà una partenza spettacolare in altura e precisamente dalla locanda rifugio Bonardi al passo Maniva casa della famiglia Lucchini, grandi appassionati di ciclismo e luogo simbolo negli ultimi anni per la preparazione e l'allenamento dei ciclisti. La prima tappa inizierà quindi in discesa per proporre poi un finale tecnico a Provaglio d’Iseo, paese natale di Pierfranco Vianelli che festeggia quest'anno la ricorrenza dei 50 anni dalla conquista della medaglia d'oro per il ciclismo su strada alle Olimpiadi di Città del Messico, quando la prova era ancora riservata ai dilettanti puri. Un modo per rendere omaggio da parte dell'Aspiratori Otelli e del Pedale Bresciano ad un suo grande campione, patrimonio dello sport. Proprio ieri durante la presentazione il campione olimpionico bresciano è stato premiato e applaudito dalla folta platea, compresi i suoi compagni al Pedale Bresciano come Renato Bongioni qualche anno prima campione del mondo a Salò. In genere schivo a interventi, Vianelli ha accettato di raccontare l'impresa di 50 anni fa, quando la gara fu seguita solo dalla radio, rievocando le emozioni di quella storica giornata.
La tappa inaugurale della 3 Giorni, già così carica di significati, misura 96 chilometri e dopo una prima parte in discesa presenta la salita della Forcella come Gpm ed un finale mosso in Franciacorta per designare i primi leader delle speciali classifiche (a tempo, a punti, Gpm, traguardi volati, miglior straniero, miglior lombardo e bresciano tanto per citarne alcune).
Il giorno seguente a Torbole Casaglia va in scena una tappa di cento chilometri senza difficoltà altimetriche ma piuttosto nervosa nel tracciato, solo sulla carta destinata alle ruote veloci.
Infine a chiudere un classico della 3 Giorni ciclistica bresciana, il memorial Tino Fiorentino in Valle di Sarezzo, 101 chilometri di adrenalina pura su un percorso quasi da gara in linea con partenza e arrivo in Valle di Sarezzo e da scalare nuovamente la Forcella e il passo dei Tre Termini. Oltre ad essere l'ultima frazione è quella più impegnativa per gli atleti, in grado di sconvolgere e riscrivere da zero la classifica generale.
Una 3 Giorni ciclistica bresciana in grado di emozionare dall'inizio alla fine, guardando al passato e ai grandi campioni come Pierfranco Vianelli, ma anche al lancio di futuri talenti del pedale, come è avvenuto per le precedenti edizioni della corsa targata Aspiratori Otelli.
Comunicato stampa n. 3
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