Alexander Vlasov racconta il suo entusiasmo e la sua gioia: «Sono partito subito forte per cercare di non fare rientrare Donovan e sono andato a tutta fino ai piedi del Muro, poi ho gestito il vantaggio. La tappa più dura? La sesta, quando sono andati via quattro uomini molto pericolosi. La crono? È stata molto tecnica, avevo paura che Donovan mi prendesse per poi fregarmi nel finale. Adesso sogno di correre il Giro "vero", quello dei professionisti, l'anno prossimo o nel futuro e chissà, magari di indossare la maglia rosa».
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