Il sorriso è lo stesso, così come lo sguardo e la gentilezza. I fratelli Chaves sembrano essere stati fatti con lo stampino. Bryan, in gara in questi giorni al Giro Under 23, assomiglia davvero molto a Esteban, vincitore della tappa dell’Etna al Giro “dei grandi”. Per il piccolo di casa Chaves il fratello maggiore di 7 anni è sempre stato un modello e anche durante la corsa rosa ascolta attentamente i suoi consigli.
«La squadra vuole dare tutto per Robert Standard e Samuel Jenner, io proverò a ben figurare in qualche tappa ma la priorità è aiutare loro per la generale» ci racconta il colombiano al via della tappa odierna in maglia Mitchelton Bike Exchange, vivaio della Mitchelton Scott del fratello maggiore.
«Il ciclismo è una passione di famiglia, papà Jairo ci ha contagiato fin da piccoli, io ho iniziato a 4 anni a furia di vedere bici in giro per casa. Esteban è sempre stato il mio riferimento, quando siamo entrambi a Bogotà (dove abitano in un appartamento solo loro due, ndr) ci alleniamo insieme e, anche quando siamo lontani, gli chiedo tanti consigli. Ho la fortuna di avere al mio fianco uno dei corridori più forti al mondo, da lui ho solo da imparare. All’ultimo Giro ha avuto giornate stupende e altre sportivamente terribili. Bisogna accettarlo, lo sport e la vita sono così».
E prima di salutarci con un sorriso da guancia a guancia ci svela i suoi sogni per il futuro: «Ritrovarci insieme nel mondo del professionismo, magari nello stesso team, sarebbe il massimo. Il mio desiderio più grande per il domani è però vincere il Giro d’Italia. Quello dei grandi».
da Rio Saliceto, Giulia De Maio
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