E’ ancora la Romagna alla ribalta dopo il prologo iniziale, a cronometro, a Forlì, con la tappa inaugurale della classifica tracciata per intero nel suo territorio. Il prologo di ieri ha visto Edoardo Affini, emigrante del nostro ciclismo, indossare la maglia rosa dopo il giallo dei corridori anglofoni che hanno inverti il loro turno di partenza, creando confusione al traguardo fino alla conclusione della prova.
Dal mare di Riccione, nella provincia di Rimini, si ritorna a Forlì, con la tabella di marcia che prospetta un percorso di km. 137,700 con sviluppo altimetrico praticamente piatto dopo qualche leggera ondulazione iniziale e due ascese, del genere “potabile” per molti, nella parte finale, a quote assai contenute.
RICCIONE è una bella città della costiera romagnola, sull’Adriatico, poco più a sud del capoluogo provinciale di Rimini. La cittadina è un notissimo, frequentato ed elegante centro turistico balneare, a livello nazionale e internazionale, caratterizzato da ampi viali alberati, fiancheggiati da costruzioni, soprattutto villette di vari stili e intonazioni, con abbondanza di giardini e curata vegetazione, largamente preservata da interventi urbanistici intensivi. L’attività turistica risale alla fine del 1800 ed è andata sviluppandosi, a mano a mano, cercando di non intaccare le ricercate caratteristiche costitutive che l’hanno condotta a ricevere l’attribuzione di “città-giardino”. Un turismo che ha saputo coniugare, soprattutto dopo il secondo dopoguerra, numero e qualità con un’offerta turistica ampia, variegata che ha richiamato anche diversi personaggi di vari settori che hanno frequentato il famoso viale Ceccarini, luogo simbolo cittadino così come il moderno Palazzo dei Congressi, in acciaio e vetro, sede d’eventi di variegata tipologia. La proposta ricettiva complessiva di Riccione si esprime attraverso molteplici attività ed eventi che implicano arte, cultura, tradizioni, divertimenti che si collegano ad aspetti e concetti di vacanza attiva con speciale riguardo alla bicicletta.
L’iniziativa, denominata “Riccione Bike Hotels”, raggruppa un elevato numero di alberghi che offrono spazi attrezzati, specifici e servizi peculiari per gli amanti delle due ruote che raggiungono Riccione da ogni dove. Un’iniziativa coronata da un costante successo che può soddisfare tutte le attese delle differenti tipologie di ciclisti grazie anche alla varietà di proposte offerte, per tutti i gusti ciclistici, dall’estesa varietà delle zone circostanti con notevole gamma e profusione di motivi paesaggistici, monumentali, culturali e di tradizioni ritrovabili nei dintorni.
Opportunità in luoghi che sovente vedono rappresentative azzurre del pedale fare base a Riccione per allenamenti collegiali. Il Giro d’Italia ha fatto tappa qui per varie volte mentre, in tempi, recenti la cittadina romagnola è una quasi abituale annuale appuntamento della corsa a tappe “Coppi e Bartali” organizzata dal G.S. Emilia di Adriano Amici.
E’ di Riccione il comico Paolo Cevoli, laureato in legge e ufficialmente, consulente aziendale per professione, che ha raggiunto vasta notorietà televisiva con la notissima figura di Palmiro Cangini, assessore alle “attività varie ed eventuali” del comune – ovviamente romagnolo, seppure di fantasia - di Roncofritto Superiore e altre forti caratterizzazioni comiche di personaggi e figure della sua terra riproposte anche in pubblicazioni. Riccionese è pure Martina Colombari, miss Italia 1991.
Subito dopo il via l’itinerario lascia la costa adriatica e prosegue verso l’interno, con dolci ondulazioni, passando per Coriano, comune con importanti insediamenti manifatturieri e di sviluppata agricoltura e viticoltura, con un cimitero di guerra che raccoglie 1946 caduti di varie nazionalità. Qui si combatté il 14 settembre 1944 la più aspra battaglia di sfondamento della Linea Gotica con il paese più volte e bombardato e praticamente distrutto. Ha sede nel suo territorio la Comunità di San Patrignano per il recupero dalle tossicodipendenze, fondata da Vincenzo Muccioli agli inizi del 1980, la più grande d’Europa. Ha qui vissuto la sua, purtroppo breve vita, Marco Simoncelli (Cattolica 1987-Sepang /Malesia 2011), “Sic” o “Super-Sic” pilota e personaggio del MotoGP, vincitore del mondiale 250 nel 2008. Dopo avere superato le frazioni di Ospedaletto e Cerasolo, costeggiando il territorio dell’antichissima Repubblica di San Marino con l’inconfondibile sagoma del Monte Titano, in località San Martino dei Mulini, lungo il corso del fiume Marecchia, si entra nel territorio comunale di Sant’Arcangelo di Romagna. E’ un importante centro caratterizzato dalla Rocca Malatestiana con impianto urbanistico e struttura medievale che connota il nucleo costitutivo, disposto lungo la via Emilia e con notevoli motivi architettonici e monumentali, distinta pure da vivace attività culturale.
Sono nativi del luogo il pittore Guido Cagnacci (1601-1663), papa Clemente XIV, pontefice dal 1769 al 1774, il poeta, scrittore e sceneggiatore Tonino Guerra (1920-2012), Raffaello Baldini (1924-2005), scrittore e poeta, cultore del dialetto romagnolo come, del resto, Tonino Guerra. Seguono l’attore Paolo Carlini (1922-1979), Daniele Luttazzi (1961), all’anagrafe Fabbri, con il nome d’arte assunto in ricordo di Lelio Luttazzi, e Fabio De Luigi (1967), multiforme uomo di spettacolo, Alfio Vandi (1955), valido corridore professionista dal 1976 al 1988.
La corsa prosegue ed entra nella provincia di Forlì-Cesena per Sala, località all’interno del comune di Cesenatico, a forte connotazione ciclistica, e che si ricollega al sempre struggente ricordo di Marco Pantani che qui risiedeva per poi entrare in provincia di Ravenna, verso l’interno in zona di fertile agricoltura, attraversando Castiglione di Ravenna, una delle numerosissime frazioni dell’esteso territorio della storica città capoluogo, così come Borghetto. Si raggiunge poi la località di Casemurate che si divide fra i territori di Ravenna e Forlì e quindi Pievesestina, frazione di Cesena con diverse attività industriali e commerciali cui segue Settecrociari, un balcone poco sopra Cesena. E’ una bella città di lunga storia e ricca di pregevoli testimonianze di valore, sulle sponde del fiume Savio con l’esteso parco naturale, l’importante Biblioteca Malatestiana, centro connotato da varie attività nel settore agricolo con particolare riguardo agli alberi da frutto, gastronomico, meccanico, tecnologico e del fitness che consentono elevato tenore di vita. A Settecrociari, in un suggestivo “buen retiro”, risiedeva Giuseppe Ambrosini (Bologna 1886-Cesena 1980), avvocato, grande giornalista, uno fra i primi studiosi di ciclismo, autore della fondamentale pubblicazione “Prendi la bicicletta e vai”, direttore della Gazzetta dello Sport e per molti anni direttore di corsa al Giro d’Italia e alle altre classiche rosa.
Si presenta quindi l’ascesa verso il GPM a m. 218, posto nella bella cittadina di Bertinoro, d’impronta medievale con il Palazzo Comunale eretto ai primi del ‘300, in piazza della Libertà dove sorge la riproposta, storica, “colonna dell’Ospitalità, delle Anella”. Nel passato i forestieri legavano il cavallo a un anello a caso, la famiglia di Bertinoro indicata dall’anello lo ospitava. La relativa festa a ricordo della tradizione duecentesca si celebra ogni anno la prima domenica di settembre. Piacevolissima è la vista con i vigneti in primo piano della sottostante pianura verso l’Adriatico e d’interesse è anche la Rocca medievale. Nel suo territorio, al termine della discesa del GPM, sorge anche Fratta Terme, una sua frazione ricca di numerose fonti termali note già nell’antichità. E’ di Bertinoro Arnaldo Pambianco (1935), ottimo professionista dal 1958 al 1966, dopo avere conquistato un tricolore fra i dilettanti e un argento ai mondiali su strada, preceduto dal belga Louis Proost, entrambi nel 1957, ha vinto il Giro d’Italia 1961, quello del Centenario dell’unità d’Italia, precedendo Jacques Anquetil. Anche il leader degli Stadio, Gaetano Curreri (1952) è nato qui.
Inizia da Meldola la salita che conduce al secondo GPM di giornata, a quota m. 367, in località Rocca delle Caminate. Una salita inserita di frequente nelle gare della zona e il cui nome si ricollega a Benito Mussolini per l’omonima struttura della villa- castello che fu anche la residenza estiva del duce dopo essere stata, nei secoli, residenza dei signori della zona. Nel comune è nota anche la Rocca di Meldola, il castello di Teodorano, nell’omonima frazione. Nativo di Meldola è Alberto Zaccheroni (1953), noto allenatore di calcio e appassionato di ciclismo.
Da qui al traguardo è solo discesa e pianura passando per Predappio, con l’attuale abitato di relativamente recente realizzazione perché costruito dopo che una frana che, nell’inverno 1923-24 causò gravissimi danni a quella che è attualmente definita Predappio Alta.
La nuova Predappio riflette dei criteri costruttivi del tempo tenuto anche conto che qui era nato Benito Mussolini (1883-1945), figura storica, presidente del Consiglio dei ministri e capo del partito fascista, sempre legato alla sua terra d’origine. Testimonianze di costruzioni e fortificazioni sono sparse un po’ in tutte le numerose frazioni del territorio. Altri nativi di Predappio sono Vittorio Emiliani (1935), giornalista e politico e Marino Amadori (1957), l’attuale C.T. degli under 23, professionista con notevole palmarès, professionista dal 1978 al 1990, poi direttore sportivo e quindi C.T. –
L’entrata nel territorio comunale di FORLI’ avviene per la frazione di San Martino in Strada, con la bella omonima chiesa e quindi penetrare del cuore della città romagnola che tiene a battesimo, con un denso programma, la partenza e i primi capitoli, con la sua peculiare passione, delle nove puntate più prologo del romanzo – tutto da scrivere – in cui si compone il Giro d’Italia Under 23-Giovani Speranze.
Giuseppe Figini
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