AVANTI MARCH, INDIETRO FROOME

TUTTOBICI | 20/02/2018 | 07:08
Se proprio volevano il suo bene, i medici avrebbero dovuto fermarlo qualche anno fa, non adesso. Ora rischiano di farlo morire di crepacuore, oppure di tedio. Correre in bicicletta allunga la vita, quella di Robert Marchand è già lunghissima: è arrivato a 106 anni, sano come un pesce. A 105 anni, sulla pista del velodromo di Saint-Quentin-en-Yvelines (Yvelines), è riuscito a stabilire un nuovo record mondiale dell’ora in bici nella categoria degli ultracentenari. Il “nonno volante” un anno fa ha percorso in un’ora la bellezza di 22,547 chilometri. Nel 2014 Robert aveva già stabilito un altro primato: 26,925 chilometri in un’altra categoria. Nato ad Amiens nel 1911, questa “pulce” di 150 centimetri ha attraversato due guerre mondiali, vissuto in diversi continenti e ha cominciato seriamente ad andare in bici solo a 67 anni, quando generalmente la maggior parte degli umani decidono di riporre il ferro in cantina. Marchand - che in francese significa commerciante - faceva il pompiere, anche se questa volta sono stati i medici a spegnere il sacro fuoco dell’agonismo che arde ancora adesso in lui. Chissà cosa li ha indotti a bloccarlo a 106 anni e non a 100 o a 90? Di punto in bianco hanno deciso che possa morire. Che andare in bicicletta sia per lui poco salutare. È confortante sapere che ci sono luminari così chiari e lungimiranti, io che non sono dotato di tali conoscenze, lo inviterei a farsene un baffo e a proseguire la sfida al grido di avanti March! Che poi nella lingua di Molière significa in marcia: sempre e comunque.

DISASTRO FROOME.
Temo che il team Sky non stia facendo il bene di Chris Froome. Temo che il team britannico si sia ficcato in un tunnel che porterà il keniano bianco ad uscire da questa vicenda nero come la pece, livido come pochi. Lo si è capito subito che questa ennesima storia di doping buttava male: per come è uscita, e per come i “british” la stanno gestendo. Saronni, per la vicenda Ulissi, decise di fermare il toscano di Lugano per il bene del team e dello stesso corridore: alla fine la scelta fu premiante. La Sky non vuole invece sentire ragione: per loro Froome è innocente e può correre e quindi correrà, ma la scelta metterà il povero Chris in una posizione bruttissima.
Gli organizzatori sono sul piede di guerra, ma a loro volta possono fare ben poco, sapendo che il team di Dave Brailsford potrebbe agevolmente ricorrere al TAS. I tifosi, che già mal sopportavano Froome, sono pronti a gridare il proprio disappunto, con il concreto pericolo che qualche cretino - perché di cretino si tratterebbe - possa fare qualche scellerato gesto. Il presidente Lappartient  auspica che i tempi della vicenda siano brevi, ben sapendo però che questa storiaccia andrà per le lunghe, perché Sky ha solo un credo, che noi italiani potremmo riassumere con un semplice e semplificativo “muoia Sansone con tutti i filistei”.
Comunque la si giri, è un disastro. Colpa di un regolamento folle e bislacco, che consente al corridore di correre e appellarsi, per dimostrare qualcosa che nella sostanza è già stata dimostrata: Froome ha superato e di molto i limiti (2000 ng/ml contro i 1.000 consentiti, ndr). Ma in questo caso una bella dose di responsabilità è della Wada, che consente tutto questo. Che ha permesso tutto questo. Non mettendo in preventivo che ci sono anche team come la Sky, che predica trasparenza ed etica ma poi fa solo valere il potere dei soldi e dei propri qualificati studi legali, che hanno come solo scopo quello di prendere tempo e tirare lungo, fino allo sfinimento, fino al botto finale. Sì, perché il botto ci sarà, statene pur certi.
Per molti questa è la fine del Team Sky nel ciclismo. Si dice che dal 2020 ci sia già pronto un nuovo progetto nel mondo della Moto GP, al fianco di Valentino Rossi che fungerebbe da team leader. Insomma, Sky è pronto allo spin-off. Pronta ad andar via sbattendo la porta, non prima di averci sbattuto però il grugno. Cosa dite? Non prendo in considerazione che il corridore possa dimostrare alla fine la propria innocenza? Sia nel caso di squalifica o di assoluzione, sarebbe un disastro. Se avessero sospeso subito il corridore, cercando di chiudere la questione velocemente nella fase invernale, forse, dico forse, avrebbero limitato i danni. Così, invece, il disastro è assicurato.

Pier Augusto Stagi, editoriale da tuttoBICI di febbraio

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COMMENTI
Il disastro è se smette Sky
20 febbraio 2018 17:33 Monti1970
Un colosso come la Sky che abbandona il ciclismo sarebbe un danno enorme, più di quando ha abbandonato la mapei

MA PER FAVORE
20 febbraio 2018 19:10 jaguar
Il ritiro della Sky un danno? si come la squadra dell'americano......uno strapotere per tutte e due che rovina il ciclismo ...altro che ritiro....

Articolo per alimentare i cretini
20 febbraio 2018 19:43 maicol
Questo articolo così come molti altri si leggono su internet o su giornali serve per alimentare quei cretini che prendono per oro colato ciò che leggono...anche perché da Dicembre non ci sono state novità a riguardo il caso Froome e sempre della solita minestra si legge...
Ok partiamo dal caso Ulissi e Saronni.. nel 2014 la Lampre apparteneva al MPCC quindi non è che la decisione di portare alla luce e di sospendere subito Ulissi l ha presa Saronni ma appartenendo all\' MPCC era un obbligo fare così e dopo questo caso mi sembra la Lampre sia uscita dal Movimento Francese..
Secondo per un sito che si guadagna la pagnotta scrivendo di ciclismo mi sembra un controsenso che speri che la Sky chiuda con il ciclismo..un po\'come se TuttoSport speri che da domani la Juventus sparisca dal mondo del Calcio..( va be si può sempre scrivere di Ignazio e Cecilia )
Ho letto da qualche parte che il Team Sky è sponsorizzato per la maggior parte da Sky Uk e 21CFox ( Sky Italia copre con una minima parte il budget ) mentre Team Sky VR46 è interamente sponsorizzato da Sky Italia.. quindi se nascerà un Team di MotoGP Sky Italia coprirà i costi anche perché i diritti del motomondiale li ha solo la Sky Italia..( in Inghilterra Rossi si vede su Eurosport e non su Sky , forse perché agli inglesi non interessa molto la Moto )
Infine discorso Froome..se lui dice di aver preso le dosi consentite e proverà a provare questa tesi è giusto attendere la fine del caso..se poi si parte con l idea che ha barato indipendentemente perche ci sta antipatico ok questo un altro discorso .. io a volte entro nei panni suoi facendo l esempio del Etilometro.. Ossia il limite è 0.5 per legge. Io bevo ogni sera 2 bicchieri di vino e il mio valore è 0.2 .. una sera ne bevo 3 e il valore diventa 1.0 giusto il doppio e normalmente per arrivare a 1 dovrei berne 10 di bicchieri.. voi cosa fareste ammettereste di averne bevuti 10 e farvi ritirare la patente o avendo le possibilità cerchereste di provare che ne avete bevuti solo 3.. Io sono per la seconda e se Froome e Sky stanno seguendo la linea dell\' innocenza è perché sicuramente non ha abusato di sto farmaco

Buon articolo
22 febbraio 2018 16:30 marchetto
Premesso che secondo me il compito di un buon giornalista oltre che di raccontare bene è anche quello di provocare in giusta misura, devo dire che l'articolo di Pier Augusto Stagi mi piace, proprio perchè racconta ed è giustamente provocatorio su una vicenda sicuramente nociva per ciclismo. E non credo che si auguri che Sky chiuda per davvero, ma al di là dlel'innocenza o della colpevolezza di Froome, che ha tutto il diritto di difendersi, sono convintissimo che dovesse essere sospeso e che la Sky abbia sbagliato di grosso a non farlo visto che i regolamenti non la obbligavano. Perchè qui non si parla di un sospetto ma di una certezza di aver sorpassato un limite, e neppure di poco, per cui che si difenda come e quanto vuole ma nel frattempo non corra.
Da ultimo io spero che la Sky rimanga nel mondo del ciclismo, anche se è vero che fanno pesare molto il loro potere economico, anche se in questo caso potrebbe tornare a loro svantaggio, perchè quanto si guardano troppo gli sponsor e il colore dei soldi il rischio è proprio quello che difronte ad uno scandalo, come potrebbe essere questo, lo sponsor molla a favore di altri settori e ciao ciao squadra di ciclismo...

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