A Treviglio (Bg), si è svolta la cerimonia dell'assegnazione del “Calice d'Oro 2017”, il prestigioso riconoscimento della Ciclistica Trevigliese, che quest'anno è
andato a Martina Fidanza come “Promessa del Ciclismo Bergamasco” e al
grande campione orobico Paolo Savoldelli
come “Campione Ideale”. Il
presidente del sodalizio gialloblu trevigliese, Marco Taddeo con il primo
cittadino di Treviglio Juri Imeri,
hanno accolto le diverse personalità, tra le quali il presidente della
Federciclismo della Lombardia Cordiano
Dagnoni, il presidente della Fci di Bergamo Claudio Mologni, Adriano
Baffi il cremasco grande ex campione e oggi direttore sportivo della
formazione di World Tour Leoparrd-Trek, oltre ad un altro grande ex del
ciclismo dei prof, Giovanni Fidanza,
papà della premiata Martina.
Il Calice d’Oro è attribuito al corridore che, oltre ad aver conseguito ottimi
risultati, abbia saputo meglio di ogni altro, dimostrare particolari doti
tecniche ed uno spiccato talento naturale, tali da giustificare l’appellativo
di Promessa dell’Anno del Ciclismo
Bergamasco. La giuria degli esperti ha deciso di premiare per il 2017 la
pluricampionessa di Brembate Sopra che lo scorso 5 novembre del 2017 ha
compiuto diciotto anni, Martina Fidanza, che difende i colori della
Eurotarget-Still Bike, nell'ultima stagione ha conquistato una serie
incredibile di risultati, tra i quali: due titoli iridati su pista nella
categoria Donne Junior (Scratch e nell'Inseguimento a squadre), con il bis
nelle due stesse specialità agli Europei. Su strada Fidanza ha conquistato 4 vittorie tra le quali il prologo a
cronometro del Giro di Campania e si è classificata seconda al Campionato
Italiano Juniores di Ivrea.
Secondo lo statuto della Ciclistica Trevigliese il «Calice d’Oro» va assegnato “ad un ex
corridore con importanti risultati agonistici la cui figura di uomo e di atleta
possa rappresentare un esempio per la Promessa dell’Anno del Ciclismo
Bergamasco; il carisma e la personalità del prescelto dovranno giustificare l’appellativo
di Campione Ideale”. Quest'anno il prestigioso riconoscimento opera
dell'artista trevigliese Battista Mombrini, è andato a Paolo Savoldelli, il bergamasco della Valle Seriana nato a Clusone
il 7 maggio 1973 residente a Rovetta, atleta che nella sua bellissima carriera
ha ottenuto grandi affermazioni tra le quali spiccano le due vittorie al Giro
d'Italia nel 2002 e 2005.
Nella piacevole cerimonia
alla quale ha assistito un folto pubblico, la Ciclistica Trevigliese ha consegnato
anche il premio in memoria del suo indimenticabile dirigente «Gianni Casati» ad
Alessandro Tarenghi detto “Cioto”, da una vita direttore
sportivo nelle categorie giovanili della Sc Romanese dove tuttora continua ad
operare, che nella lunga carriera ha lanciato molti atleti tra i quali alcuni
passati poi tra i professionisti.
Al termine delle varie
premiazioni, tra le quali anche a Gigi Mariani direttore sportivo della Ciclistica Trevigliese che nel 2018
toccherà il traguardo di ben 40 anni in ammiraglia, c'è stata la presentazione
di tutte le formazioni gialloblu per la prossima stagione. Saranno ben 40 i
corridori in forza al sodalizio di Treviglio che sarà presente in tutte le
categorie giovanili, dai Giovanissimi agli Juniores. Un vero e proprio record
con i tempi che corrono...
Valerio Zeccato
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