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Accendiamo le attenzioni sul Comitato Regionale Lombardo della Federazione Ciclistica Italiana con un botta e risposta a Cordiano Dagnoni a un anno esatto dal suo insediamento alla presidenza.
Dopo dodici mesi come sta il ciclismo in
Lombardia?
"Direi bene, abbiamo ottenuti risultati eccezionali. E' sufficiente
guardare i numeri per comprendere il nostro lavoro. Puntiamo sulla promozione,
i numeri ci danno ragione nonostante l'handicap burocratico per quanto riguarda
l'organizzazione delle gare".
Riguardo all'attività agonistica quali
sono gli aspetti sui quali lavorare con maggior impegno?
"Il nostro motto, e parlo a nome di tutto il Comitato che rappresento in
qualità di presidente, è lavorare molto per recuperare categorie in crisi come
quelle degli Esordienti, Allievi e Juniores che riteniamo fondamentali per la
crescita dei giovani. Per un ciclista che arriva dai Giovanissimi, e ha
gareggiato sempre in circuito chiuso al traffico, il passaggio fra gli
esordienti (13-14 anni) è un salto importante sia per l'atleta stesso che per i
genitori. La prevenzione e la sicurezza in questo sono fattori importanti per
far crescere il movimento e il numero di tesserati".
E sui tesserati cosa può aggiungere,
sono in crescita?
"La parola giusta è stazionari. Non vediamo una grossa crisi nei
numeri, la tendenza è sicuramente rivolta alla crescita. Un ruolo che va
considerato più di altri appartiente ai Cicloamatori che praticamente si
gestiscono e aumentano da soli".
Parliamo della pista e dell'unico
velodromo coperto in Italia, Montichiari. E' fermo e inutilizzabile per le
infiltrazoni di acqua quando piove. Cosa può fare il suo Comitato?
"In questo momento, poco o nulla. Gli attori principali di questa
situazione sono tre: il Comune che ha la proprietà del velodromo, i gestori
della società Energy e la Federazione Ciclistica Italiana che ha la convenzione
con il Comune di Montichiari per gli allenamenti della Nazionale Italiana 120
giorni l'anno. Non siamo direttamente coinvolti, tuttavia come CRL, per quanto
riguarda l'attività dei giovani su pista, abbiamo stilato un calendario di gare
per il 2018. Purchè non piova...".
Riguardo alla stagione a venire avete un
programma e idee da mettere in pratica?
"Gli aspetti primari saranno quelli di incentivare tutte le attività,
con un programma di crescita a medio-lungo-termine proiettato fino all'anno
olimpico 2020. Poi, sarà fondamentale avere risultati concreti e
importanti".
I suoi rapporti con le istituzioni?
"Molto buoni con Roma, e mi riferisco naturalmente a quelli sportivi con
la FCI essendo io stesso anche il responsabile di tutte le regioni del Nord
Italia. Per quanto riguarda l'aspetto politico, ottimi rapporti con la Regione
e gli assessori Antonio Rossi e Roberta Guaineri. Insieme vogliamo far
ripartire i velodromi Vigorelli di Milano, Crema e Varese".
Tocchiamo un tasto dolente. La
Federazione Ciclistica Italiana ha tagliato buona parte dei fondi destinati ai
Comitati. Dove troverete i soldi?
"Certo, le cose stanno così. In una situazione di mercato di difficile
lettura, non solo per il ciclismo, il taglio è stato grave e ha reso più
complicata "la vita" del Comitato. Troveremo i soldi altrove e per
parare il colpo ci siamo rivolti ad aziende amiche della Lombardia e con azioni
concrete posso dire fin d'ora che abbiamo avuto un riscontro positivo".
L'effetto Dagnoni e del nuovo CRL, che ha nei ruoli di vice vicario Fabio Perego e vice presidente Adriano Borghetti e in qualità di
Consiglieri Fabio Alberti, Paolo Pioselli, Raffaello Viganò e Alfredo Zini, si è comunque fatto
sentire in questo 2017 e a parlare sono i numeri:
7 Campionati del Mondo, 8 Campionati
Europei, 68 titoli tricolori, un Campionato Olimpico della Gioventù i
successi più prestigiosi. E ancora 123
nuovi direttori sportivi, 25 giudici di gara, 18 direttori di corsa, 15 scorte
tecniche, 6 A.S.A. (autorizzati al seguito gare), 19 A.S.T.C. (scorte tecniche corse), 6 Moto Staffette. In campo organizzativo la Lombardia
ha ospitato il Mondiale su pista (Montichiari) e delle Gran Fondo (Varese), i
tricolori giovanili su pista (Dalmine), cronosquadre (Treviglio) e l'Europeo di
Mtb a Boario Terme.
da Il Giorno, Danilo Viganò
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