EUROPEI. UN'ITALIA CHE ENTUSIASMA

PISTA | 22/10/2017 | 19:24

Giù il sipario agli Europei élite Pista di Berlino dove il bottino azzurro è ricco, entusiasma e conferma che siamo sulla strada giusta per guardare con una fiducia alla prossima stagione, inizio delle qualifiche olimpiche per Tokyo2020. Sei medaglie che portano a 70 il bottino complessivo della Federazione Ciclistica per il 2017 tra mondiali e europei. Un record di successi che non poteva essere celebrato nel modo migliore.


GLI ORI DELL’INSEGUIMENTO A SQUADRE FEMMNILE E DI FILIPPO GANNA - Due titoli di grande spessore hanno impreziosito questa edizione dei Campionati Continentali di Berlino.


Il primo arriva dal quartetto donne, che conferma il successo del 2016 e getta uno sguardo verso il Giappone, con due “giovanissime” come Elisa Balsamo e Letizia Paternoster. Si tratta di due delle tante promesse che il tecnico azzurro può scegliere di affiancare ad un gruppo di valore ed esperto, in Germania presente con Silvia Valsecchi, Tatiana Guderzo e Simona Frapporti. E’ l’ulteriore conferma che siamo al cospetto di una rosa di atlete (non tutte presenti a Berlino), in questa disciplina olimpica, che mettono nell’invidiabile condizione Dino Salvoldi di poter scegliere con tranquillità, senza paura di veder abbassare il livello complessivo.

Il secondo oro giunge dal fenomeno Filippo Ganna. Un talento cristallino di soli 21 anni che, a dispetto dell’età spesso sinonimo di “sregolatezza”, ha mostrato una incredibile costanza di risultati: in due anni e quattro appuntamenti internazionale (mondiali e europei), ha collezionato 2 titoli e 2 medaglie d’argento, entrando per quattro volte consecutivamente in finale. L’inseguimento individuale non è disciplina olimpica, ma Filippo Ganna sta trascinando (e crescendo a sua volta insieme a) tutto il quartetto azzurro.

L’ITALIA MAESTRA DELL’INSEGUIMENTO – Proprio il secondo argento continentale nell’inseguimento a squadre maschile (tra i due anche un bronzo ai mondiali), evidenziano un gruppo consolidato e un metodo di lavoro del CT Villa che sta producendo ottimi risultati. La Francia resta la nostra bestia nera, ma il gap con i transalpini si è ormai ridotto. Anzi l’Italia è diventata il punto di riferimento, essendo l’unica Nazionale in grado di portare in finale entrambi i quartetti.

Che le prove endurance ci trovano ormai pronti si capisce anche dalle tre medaglie di bronzo, che inorgogliscono il settore femminile per come sono state conquistate e per la storia personale delle protagoniste. A partire dalla giovane Elisa Balsamo nella disciplina olimpica dell’Omnium, che per la prima volta si è misurata tra le élite e si è conquistata (verrebbe proprio da dire “a sportellate”) l’ingresso tra le big della disciplina. Fino ad arrivare Maria Giulia Confalonieri, prima medaglia di questi Europei, nell’Eliminazione, e giunta qui in Germania a piena maturazione. Senza dimenticare Silvia Valsecchi nell’inseguimento individuale, condito dal quinto posto di Simona Frapporti. Insomma l’Italia della pista entusiasma e soddisfa e il medagliere azzurro ne è la prova evidente.

L’analisi del CT Settore Femminile, Dino Salvoldi: “Nelle gare di endurance abbiamo avuto la conferma di essere competitivi su tutti i fronti; sia dove abbiamo ottenuto risultati importanti, sia dove ci siamo fermate ai piedi del podio, come nel Madison. Il processo di integrazione delle giovani è già una bella realtà. Siamo contenti anche del miglioramento fatto del Team Sprint. Ci aspetta un lavoro senza sosta ma siamo tutti sempre e ancor più molto motivati”.

Nel complesso si tratta di un bottino nettamente migliorato rispetto all’edizione del 2016 in Francia, dove l’Italia vinse il titolo continentale con il quartetto donne, l’argento nell’inseguimento individuale con Filippo Ganna e quello del quartetto maschile.

Ganna Podio Oro

Ultima giornata di gare – Che coppia! Top Five per Confalonieri e Paternoster nel Madison. La prima già bronzo nella stessa disciplina in Coppa del Mondo a Los Angeles 2017 (con Rachele Barbieri) e bronzo nell’eliminazione in questa rassegna continentale, mentre la seconda ha tra i suoi titoli internazionali anche quello continentale ed iridato nella specialità (con Chiara Consonni) tra le juniores ed ha battezzato il suo ingresso tra le élite in una gara a dir poco entusiasmante.

Il Ct Salvoldi non poteva assortire miglior duetto per l'Americana. Pronti-via e la coppia azzurra si rende protagonista di sprint ed attacchi: 3 volte 4^; 2 volte 3^; 1 volta 2^ e 2 sprint vinti con un giro conquistato insieme a Gran Bretagna, Irlanda, Olanda e Danimarca, le stesse formazioni che hanno lottato dal quarto sprint in poi per il podio, con la volata finale che ha visto la Gran Bretagna (con la coppia super Barker e Dickinson) avere la meglio (58 punti). L’argento è andato all’Irlanda (50) e il bronzo all’Olanda (46). Ci hanno provato fino alla fine le azzurre anche quando la conquista per l’oro era ormai un gioco tra Gran Bretagna e Irlanda ed era apertissima la lotta per il bronzo. Il loro quinto posto (42 punti) alle spalle anche della Danimarca, quarta con 43 punti, vale l’ingresso tra le élite insieme a Nazioni di livello con atlete quotatissime.

Nel Madison uomini il dominio è stato della Francia (Florian Maitre e Benjamin Thomas) che hanno spodestato la Spagna, campionessa uscente per due edizioni, e messo in riga le altre coppi con i loro continui sprint (43 p.). Non c’è stato nulla da fare contro la supremazia dei francesi, nemmeno il giro conquistato da Danimarca, argento poi al traguardo (42 p.), Polonia, bronzo con 40 punti e Svizzera, giù dal podio con 39 punti. Ci si aspettava un po’ di più dalla coppia azzurra formata da Francesco Lamon e Simone Consonni, che hanno probabilmente pagato lo sforzo del quartetto e, per Consonni, anche quello dell’Omnium, considerando inoltre che è arrivato a Berlino direttamente dal Giro della Turchia. La loro prestazione è valsa un 12^ posto.

Nel Keirin uomini gli azzurri Francesco e Luca Ceci si sono fermati ai recuperi del primo turno. Il titolo continentale è stato conquistato dal talento di casa, Maximilian Levy. Mentre nella velocità donne, dove non c’era nessuna azzurra al via, il titolo europeo è andato alla tedesca Kristina Vogel.

Medaglie Azzurre
Oro
- Quartetto Donne: Elisa Balsamo, Letizia Paternoster, Silvia Valsecchi, Tatiana Guderzo (Simona Frapporti riserva)
Oro – Filippo Ganna: Inseguimento individuale
Argento - Quartetto uomini: Liam Bertazzo, Simone Consonni, Filippo Ganna, Francesco Lamon e Michele Scartezzini
Bronzo - Eliminazione donne: Maria Giulia Confalonieri
Bronzo - Inseguimento individuale: Silvia Valsecchi
Bronzo – Omnium Donne: Elisa Balsamo

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