FEDELTÀ ALLO SPORT. PREMIATO MORENO ARGENTIN

PREMI | 10/05/2017 | 07:49

Un campione senza tempo. Ogni occasione è buona per celebrarlo, perchè Moreno Argentin ha tracciato un' epoca d'oro del Ciclismo italiano con successi che rimangono nel cuore degli sportivi anche a distanza di 30 anni. Al 21.mo Premio Fedeltà allo Sport è stato accolto con una standing ovation dai 300 sportivi invitati alla Cena di Gala. Al momento del suo ingresso in sala si sono alzati tutti in piedi ad applaudire per rispetto e gratitudine un campione che è stato fra i più grandi di sempre nelle classiche di un giorno. Un Re delle Ardenne, grazie ai 4 successi nella Liegi Bastogne Liegi ed alle 3 della Ferccia Vallone.


Sono state commentate, prima della premiazione, anche la sua vittoria al Giro delle Fiandre del 1990, del Giro di Lombardia 1987 e soprattutto la gara di Colorado Springs che lo laureò nel 1986 campione del Mondo. Un campione che sapeva cogliere il momento giusto per sferrare l'attacco quasi sempre vincente. Una carriera, la sua, ricca di successi, ottenuti quasi sempre facendo selezione, promuovendo le fughe e vinte di testa, con intelligenza tattica. E' l'11.mo campione del Mondo a ricevere il prestigioso premio di Lucca che si è svolto all'Hotel Country Club di Gragnano.


A consegnargli la sfinge sono stati Ivano Fanini, Patron di Amore e Vita-Selle SMP - Fondriest, una società longeva che è nel professionismo da 34 anni senza interruzioni, assieme al Presidente della Provincia di Lucca e Sindaco di Capannori Luca Menesini ed al team manager Cristian Fanini e suo figlio Andrea.

Nel corso della serata  sono stati premiati anche Guido Carlesi, ciclista degli anni 50-60, il 2 volte campione olimpico di scherma e campione europeo in carica di Fioretto Andrea Cassarà, il campione olimpico della 50 km di marcia Ivano Brugnetti e molti altri.

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COMMENTI
GRANDIOSO MORENO!!!
10 maggio 2017 17:38 antani
Un campionissimo come Moreno Argentin che in carriera ha vinto praticamente quasi tutto, dovrebbe essere premiato in qualsiasi manifestazione fatta in Italia. Menomale che qualcuno finalmente se n’è ricordato! Corridori come lui ne nascono forse uno ogni "morte di papa" (e oggi come oggi purtroppo non ce ne sono più in Italia). Inoltre, secondo me uno con questa esperienza e questo carisma dovrebbe ricoprire una carica importante in Federazione, o all’UCI o ancor meglio dovrebbe essere al Giro d’Italia o in Rai a commentare le corse al posto di tanti altri che invece sembrano dei perfetti improvvisati.

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