GATTI&MISFATTI. PIRAZZI & RUFFONI, MAGLIE ROSA DI CRETINISMO

GIRO D'ITALIA | 05/05/2017 | 18:03
di Cristiano Gatti   -

Fino alle quattro e mezzo del mattino li hanno isolati in una camera, con l’unico obiettivo di evitare il contatto con il loro diesse Bruno Reverberi, che stavolta non aveva alcuna voglia di fare lo Zio. Fossero capitati sotto le sue unghie, Pirazzi e Ruffoni, sarebbero usciti rigati. A notte fonda sono saliti su un taxi a proprie spese e hanno raggiunto l’aeroporto di Alghero, per prendere il primo volo utile, alle 6,30.

Nessuno li ha salutati, nessuno li rimpiange. Non mancheranno proprio a nessuno. La loro impresa entra negli annali come una delle più idiote del secolo: dopo tutto quello che è successo negli ultimi vent’anni, ancora si fanno pescare con l’ormone della crescita in corpo a poche ore dal Giro. Emerge in tutta la sua gravità un’imperdonabile lacuna della scienza sportiva: nemmeno un biologo che si prenda la briga di studiare doping per la crescita dei neuroni, in certe teste, in certi personaggi.

Il fungo atomico sollevato da Pirazzi e Ruffoni non ha confini. Tutto il mondo si sveglia con una domanda sola, la più facile e la più scontata, comunque la più legittima: visto quelli del ciclismo? Ancora dopati. Per un Giro che compie cent’anni, per uno sport in espansione platenataria, il solito spot Tafazzi. Richiederà tanto tempo per essere emendato. Come gli effetti della diossina di Seveso, si tratterà di risanare l’intero territorio da queste ricadute venefiche. Ciclisti uguale doping, si ricomincia ogni volta da capo. Non appena si parla di gruppo ripulito, salta su qualche genio a rovinare tutto con la furbata.

Però attenzione: vediamo di evitare discorsi e ragionamenti da anime belle. Lo dico soprattutto a chi sta fuori dal ciclismo, mentre va dicendo per giornali e televisioni che questo sport proprio non riesce a liberarsi dalla sua maledizione. Amici cari, mettetevi il cuore in pace: il ciclismo non riuscirà mai a diventare immacolato come la Beata Vergine, ma con il ciclismo, l’intero sport, e con lo sport il mondo intero. Non si può pensare a un ciclismo perfetto perché non si può pensare a un mondo perfetto: esistono ed esisteranno sempre, assieme agli uomini, le loro debolezze, le loro malvagità, i loro lati oscuri. E nessun Cristo è mai riuscito a impedirlo.
Non è il doping zero, come la disonestà zero, che bisogna aspettare. La serietà e l’attendibilità di una comunità non si misurano dal numero dei reati, ma dagli anticorpi. Da come questa comunità si difende dai malfattori e da come li tratta, una volta scoperti. Non è necessario mettere al muro nessuno, bisogna solo di essere fermi: i Pirazzi e i Ruffoni, facendo due esempi a caso, in un ambiente sano non dovrebbero mai più ricomparire. Io sogno da sempre la radiazione, ma mi sembra una causa persa. Almeno, se li tolgano dai piedi le squadre e gli sponsor con decisione unilaterale. Basta, ti sei giocato nel modo più stupido la tua possibilità privilegiata, vai a lavorare. Se trovi un lavoro. Ma non qui, non dove hai fatto solo danni.

Da parte mia, sono comunque sicuro che presto o tardi ritroveremo i due fenomeni ancora in giro. Saranno star in quel mondo sordido delle gran fondo, acclamati come grandi nomi da quegli stessi babbei che adesso li vorrebbero impiccati in piazza. Questo è il mondo, così è il popolo, inutile farsi illusioni.
A me basta che nessuno fornisca loro la minima giustificazione. Almeno questo. Abbiamo vissuto anni farneticanti, anni in cui i primi a trovare scuse per i farabutti erano proprio i team, cioè la parte veramente danneggiata, come dimostra alla lunga la crisi terrificante del sistema, tra sponsor in fuga e ottimi lavoratori disoccupati.
Se non altro, adesso non è così. Il clima di gruppo è ben diverso. Qualcosa ha capito. Reagisce di brutto. Se Pirazzi e Ruffoni si sono messi in valigia gli insulti e le maledizioni raccolti dall’altra sera, pagheranno una cifra mostruosa per il fuoripeso dei bagagli.

Consiglierei però alcuni garantisti da strapazzo, che già circolavano alla partenza di Alghero, di non farla lunga con queste accuse all’Uci sulla tempistica del caso. In linea di principio avremmo preferito tutti che esplodesse un paio di giorni prima, in modo che i due fossero sostituiti e sul Giro non cadesse alcun meteorite. Ma è una faccenda molto marginale. Tutto sommato, lasciar passare nell’ombra l’ennesimo scandalo, avrebbe comunque sminuito la forza di reazione dell’intero movimento. Alla lunga, meglio un clamore pubblico e un pronto rigetto, senza se e senza ma, davanti al mondo intero. Per insegnare a tutti che il ciclismo è davvero cambiato, che non teme più i malfattori, perché adesso non li copre, ma li sega (al contrario di altri sport, diciamolo).

Personalmente, sono persino grato a Pirazzi e Ruffoni. Il loro gesto mi consente di lanciare su tuttobiciweb una nuova classifica, che camminerà parallela alle quattro classifiche del Giro ufficiale: la mia sarà la speciale Classifica Cretinismo. Essendo una gara per persone speciali, premierò ogni volta solo il primo, con 100 punti. A Milano proclamerò il vincitore. Conto sulla collaborazione dei lettori e dell’intera carovana rosa, per avere nomination e allargare la scelta.
Prima tappa e classifica già delineata: Pirazzi e Ruffoni punti 100. Sarà dura scavalcarli. Ma mai sottovalutare il livello di certi concorrenti.
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COMMENTI
Caro Dott. Gatti,
5 maggio 2017 18:37 Fra74
copio ed incollo, estrapolandola dal suo articolo, la seguente frase:"Lo dico soprattutto a chi sta fuori dal ciclismo, mentre va dicendo per giornali e televisioni che questo sport proprio non riesce a liberarsi dalla sua maledizione."
Condivido appieno il Suo pensiero, ma come da Lei stesso già affermato, il CICLISMO non sarà mai perfetto, perchè questa "piaga" continuerà anche in futuro. Ed allora, cosa fare?! Ah, il termine "RADIAZIONE" oramai è desueto?! Oppure, 5 anni di squalifica alla prima "infrazione", non Le pare un buon viatico per ripulire il marcio?!? Ed ancora, evitare che ex-dopati facciano gli opinionisti in TV, o sui giornali, o che abbiano incarichi sportivi, Le pare cosa da poco?! Ci sarebbero le strade da percorrere, ma magari non fanno comodo a tutti, INTERO SISTEMA COMPRESO. Suvvia, Dott. Gatti, cominci Lei a non dare più le pacche sulle spalle e/o a salutare coloro che in passato hanno avuto a che fare con squalifiche di doping, il buon ESEMPIO, glielo garantisco, porta i suoi frutti.
Francesco Conti-Jesi (AN).

fra 74
5 maggio 2017 19:03 tempesta
Bravo,hai raggione un esercito di ex dopati che con il loro esempio invitano ha fare lo stesso.Ma da noi in italia non cambia niente, e questo Giro sara una via crucis per i nostri corridori.

ipocrisia
5 maggio 2017 19:19 ciano90
Ha ragione Francesco Conti: ma siamo sicuri che proprio non vogliamo che tutti quelli che hanno avuto a che fare con il doping facciano gli opinionisti o abbiano incarichi sportivi anche di vertice? Non ne resterebbero molti, anzi credo proprio che ne resterebbero veramente pochi e uscirebbero anche nomi grossi su cui non si è mai fatta completamente luce. I nomi? Di coloro che hanno corso negli anni 90 chi si salva?

\"Saranno star in quel mondo sordido...\"
5 maggio 2017 20:18 arianuova
Caro Dott. Gatti, prima di scrivere a vanvera, informati... nelle granfondo sono ormai 3 anni che chiunque sia risultato positivo a qualunque controllo antidoping non può partire... che giornalista sei? Cambia mestiere!

Certi articoli meglio evitarli
5 maggio 2017 20:47 Paolo53
\"Fino alle quattro e mezzo del mattino li hanno isolati in una stanza\"...evitiamo certe frasi e certi articoli per favore, perché purtroppo di gente che dovrebbe stare isolata c\'è ne sarebbe ancora tanta. Hanno sbagliato e pagheranno ma non sono e non saranno ne i primi ne gli ultimi. Dove c\'è buisiness c\'è doping, tutti lo sanno nessuno lo dice.
Saluti.

Non sono d\'accordo
5 maggio 2017 21:21 max73
Non sono d\'accordo con la durezza espressa nell\'articolo. Senza dubbio i due corridori sono da condannare senza se e senza ma. Attenzione però a scrivere certi articoli e ad usate ceri toni.. Ci sono molti benpensanti che non vedono l\'ora di gettare fango sul mondo del ciclismo come se il calcio o altri sport fossero completamente puliti.

GRANDE ARTICOLO
5 maggio 2017 21:41 sun
GIA LI RITROVEREMO IN MEZZO A QUEL MONDO MARCIO DI CICLOAMATORI CHE PER VINCER UN SALAME UNA LONZA ..... MANGIANO E BEVONO DI TUTTO .... LI OSANNERANNO COME CAMPIUNI ... LI PRENDERANNO COME ESEMPIO .....

VERGOGNAMOCI UNA VOLTA PER SEMPRE ...... FUORI DAL MONDO DEL CICLISMO FUORI DA TUTTO ...... E SAREBBE ORA CHE LA FEDERAZIONE ATTUASSE LEGGI SEVERE ANCHE NEL MONDO DEGLI AMATORI DOVE DAVVERO SI VEDE DI TUTTO E DI PIU DOVE C E GENTE CHE METTE A REPENTAGLIO LA VITA PER DIRE IO SONO IL PIU FORTE IO SONO UNICO ... BASTA COMINCIAMO CON CONTROLLI SERI ANCHE QUI E CACCIAMO VIA IL MARCIO ... E LI DI MARCIO C E NE E DAVVERO TANTO !!!!! TOGLIAMO DEFINITIVAMENTE LA BICI A CERTI PERSONAGGI ..... IL CICLISMO E ALTRA COSA ......

Articolo?
5 maggio 2017 22:28 Anbronte
Che articolo spregevole, caro gatti la metto in testa a alla sua classifica.

Le unghie di Reverberi
5 maggio 2017 23:29 pickett
Sicuramente Reverberi avrebbe sgrabellato Pirazzi e l'altro carneade;ma non per essersi dopati,bensì per essersi fatti beccare!Lo ripeto da tempo:nel ciclismo valgono la legge e la morale degli antichi Spartani.Ricordate Ferretti con Frigo?

I tempi sono cambiati. ...
5 maggio 2017 23:31 Girobaby
Ormai si va tutti a pane e acqua! Soprattutto i campioni, tanti controlli a sorpresa vengono effettuati, come dichiarò Nibali su BICI Sport in un articolo del 2005, BASTA LADRI NEL GRUPPO. Titolo di un articolo di BS. W il ciclismo pulito.

Il buonismo di Fra74
6 maggio 2017 08:21 lluca
Complimenti, vedo che questa volta non si è scagliato contro le teste della squadra (Citracca, Scinto ndr !!) ma si è limitato a commentare un commento !!!

bravo lluca
6 maggio 2017 12:08 paciacca
Bravo lluca! Mi hai bruciato sul tempo.
Stavolta il buon FRA 74 ( ma non solo lui......) non si è scagliato contro la squadra ed il management...... come mai......
#conangeloelucatuttalavita

Che mondo di ipocriti
6 maggio 2017 12:29 SERMONETAN
Stefano e Nicola fanno solo parte di un sistema che li incanalano gia\'dalle categorie minori.ho letto qualche commento il doping nn c\'è più. ...si solo per i poveracci.mi spiegate come fa un ciclista a fine giro che nn muovera la catena e si doveva RITIRARE ed aveva 6-7corridori più forti davanti dopo il riposo li levava tt di ruota? A fine Giro le forze sono tutte al lumicino.

Dimenticavo
6 maggio 2017 12:33 SERMONETAN
A cominciare dagli OPINIONISTI ipocriti.Uno di loro velocista in una tappa della T/A su Monte Fumone Arrivo a Fiuggi scolino davanti e tanti scalatori dietro staccati.

Classifica
6 maggio 2017 13:49 Anbronte
Non si dimentichi dei suoi 100 punti, caro Gatti,

E NO CARO GATTI...
6 maggio 2017 14:35 ewiwa
Caro Gatti così non va parlare dopo è come essere complici...voi giornalisti vivete in simbiosi con i ciclisti e voltate la testa dall'altra parte pronti ad esaltare il primo "bluff" di giornata...è impossibile che in quel piccolo mondo voi non sentite e non capite ed ogni volta cadete dal pero.....Armstrong di messaggi ne aveva mandati a "quintalate" e voi dai ad esaltarlo...ora si attaccano due "poveracci" in quanto tali ma recentemente un certo corridore dopo sette anni di anonimato è diventato, inoltre in veneranda età, un'altra volta campionissimo con un fuga monstre e voi giornalisti tutti in coro ad osannarlo....nessuna voce contraria ed il povero Martinello in telecronaca ha fatto salti mortali per giustificare questo scempio.
Il corridore all'arrivo ha detto che si trovava in uno stato di forma fantastico....ed io mi chiedo E PERCHE' QUESTO DOPO SETTE ANNI? L'unica soluzione è DOPING LIBERO e così la finite tutti di prenderci in giro.

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