STORIE DEL GIRO. Valentina e un film per ricordare Francesco

| 12/05/2012 | 08:45
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Un film per ricordare il suo amore, attraverso l’amore del suo amore. Un film-documentario per ricordare Francesco Quinn - terzo figlio del leggendario Anthony Quinn -  morto il 7 agosto dello scorso anno per infarto. Valentina Castellani Quinn è qui al Giro d’Italia per ricordare l’uomo, il marito, il compagno adorato, attraverso lo sport che Francesco preferiva: il ciclismo.

«Si allenava tantissimo, aveva una passione smisurata per la bicicletta e per il ciclismo in particolare – ci ha confidato questa mattina al villaggio di partenza Valentina, fiorentina trapiantata negli States da 15 anni, che si aggirava con la sua troupe a caccia di testimonianze -. Usciva in bicicletta con Lance Armstrong, suo grande amico, ma anche con Mark Cavendish, con il quale aveva instaurato un rapporto estremamente bello».

Valentina Castellani Quinn è qui al Giro d’Italia per girare un film-documentario sulla corsa rosa da vendere in tutto il mondo. “Life on a bike” la serie TV sul Ciclismo che ha creato e prodotto con i suoi studi di produzione a Los Angeles (QUINN STUDIOS), e da tre settimane stanno già seguendo i cinque corridori di punta (ha seguito anche il Giro del Trentino e il Giro di Romandia): Cavendish, Phinney, Scarponi, Pozzato e Basso.
«Sono qui con il mio staff per raccontare la grande avventura del Giro d’Italia, ma anche le vite di questi ragazzi, di questi campioni. Una sorta di " Rocky " del ciclismo, girato con 25 macchine da presa sofisticatissime, 10 montatori che lavorano in contemporanea, uno staff di 40 persone, di cui 30 portate dai miei Studios . Si tratta dello stesso di Team di produzione dei 2 TV shows più di successo del mondo "The X factor" e "Top gear"  - ci spiega questa eterna ragazza che ha conosciuto Francesco Quinn, figlio del mitico Antony fin da bambina (la sua famiglia era già connessa da tempo con i Quinn in quanto il nonno di Valentina,  Riccardo Castellani, era prooduttore e Presidente Anicagis, ndr) – ci spiega Valentina che vive a Malibu, in California –. È un’idea che mi è nata dopo aver perso Francesco. Lui avrebbe voluto fare un lavoro del genere, ce l’aveva in mente e non è riuscito nemmeno ad abbozzarlo. Ora io ho il dovere di portare avanti la sua idea. Sta venendo fuori un ottimo lavoro, che sarà girato, montato e confezionato con soluzioni all’avanguardia. Sono disposta a regalarlo alla Rai, ma loro non sembrano essere molto interessati. O meglio, alcuni con i quali ho parlato si sono mostrati entusiasti, altri hanno preso tempo, e stanno facendo un po’ di melina. Vediamo, io spero proprio che questo lavoro possa essere visto anche in Italia. Sarà suddiviso in sei puntate di 24 minuti. Questo lavoro è dedicato a mio marito, primo figlio di Anthony Quinn, che è morto 9 mesi fa per la sua grande passione per il ciclismo. Purtroppo il cuore non ha retto.
Francesco ha lasciato 3 bellissimi bambini, Sofia, Max e Michela ed è a loro che voglio dare un grande esempio di positività creando una serie TV che nasce da una tragedia, ma si trasforma in una gara per la Vittoria: quella dei nostri cuori».

Francesco Quinn aveva esordito sul grande schermo nel blockbuster di Oliver Stone, «Platoon» accanto a Tom Berenger e Willem Dafoe. È stato anche uno dei protagonisti della serie Tv 'Jag - Avvocati in divisa’. E si era visto ultimamente in Italia, dove era nato nel 1962, a Roma. Nel 2009, nel film «Quattro padri single» di Paolo Monico. E l’anno scorso dove aveva interpretato la parte del questore Fabrizio Raimondi, ne «Il Commissario Manara 2».
 
dal nostro inviato Pier Augusto Stagi
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