Dopo il ritiro del belga Cian Uijtdebroeks, Antonio Tiberi è diventato il leader della classifica riservata al miglior giovane e adesso spera di essere lui a indossare a Roma la maglia bianca, simbolo del giovane più forte. «Probabilmente è la realizzazione di un sogno quella di salire sul palco del Giro d’Italia con la maglia bianca. Fin da quando ero bambino mi portavano in strada a vedere la corsa che passava e oggi è fantastico per me pensare che salirò sul podio di questa corsa».
Il belga della Visma – Lease a Bike è stato costretto al ritiro a causa di un virus influenzale che sta affliggendo molti corridori. Anche Tiberi all’inizio della corsa ha avuto dei problemi di salute, ma adesso sta bene e vuole provare a vincere una tappa se ci sarà l’occasione.
«Purtroppo anche io ho avuto questo virus all'inizio del Giro e anche Damiano Caruso era stato colpito. Visto che siamo compagni di stanza forse me l’ha me l'ha passato lui. Purtroppo è una cosa che gira all'interno del gruppo e alla fine anche con le temperature che ci sono, con gli sbalzi di caldo e freddo è più difficile recuperare».
Il corridore laziale sta facendo un buon Giro adesso e oltre ad essere il leader della categoria giovani, nella classifica generale è quinto, con un ritardo di 4’27” da leader in maglia rosa Tadej Pogacar.
«Da oggi vesto la maglia bianca, per me che sono italiano è un onore e un orgoglio. Mi piacerebbe arrivare a Roma con questo simbolo della corsa e darò il mio massimo per conservarla».
Tiberi finora è stato l’unico corridore che ha provato ad attaccare Pogar e per questo il campione sloveno lo ha lodato, considerandolo un corridore di talento e con un carattere deciso.
«Ho saputo che Pogacar mi ha fatto dei complimenti e per me è un motivo di orgoglio, naturalmente. Quando ho letto le sue parole sono rimasto tanto contento, anche perché arrivano da un campione importante. Quando la mia condizione è buona, cerco sempre di dire la mia e di farmi vedere in corsa, fa parte del mio carattere».
La seconda settimana ormai è iniziata e la corsa rosa è al giro di boa. Sabato ci sarà la cronometro a Desenzano sul Garda e domenica sarà la volta della tappa con arrivo a Livigno, dove verrà affrontato anche il Mortirolo.
«La terza settimana sarà sicuramente impegnativa e bisognerà risparmiare tutte le energie nelle giornate in cui sarà possibile farlo. Nella tappa di martedì non penso di aver commesso errori, le critiche sono sempre ben accettate perché si può imparare. La tappa che mi piacerebbe vincere in questo Giro è sicuramente quella di Livigno, perché sono strade che conosco grazie ai tanti ritiri che ho fatto, è la tappa più dura e voglio far bene. Nell’ultima settimana ci sarà quella di Bassano del Grappa e sono sicuro che sarà molto insidiosa».