A Cremona, in centro, all’angolo tra largo Boccaccino e via XX Settembre. Piantata nei sanpietrini. A disposizione di tutti, giorno e notte, sempre. Una pompa, da terra, a due uscite, con manometro, per biciclette.
L’idea è della Fiab di Cremona, la collaborazione con il Comune di Cremona, l’uso libero, gratuito, responsabile, per tutti. Inaugurata otto anni fa dopo una precedente esperienza a Crema, la pompa ha vissuto alti e bassi – in questo, è un po’ come la vita, con i suoi su e giù -, tra vandalismi e restauri, tra ringraziamenti e trascuratezze. Ora un cartello avverte che l’area (e dunque l’aria) è videosorvegliata: speriamo bene.
Free bike pump. Risolleva, rianima, riempie. Gonfia. Arieggia. Regala aria senza darsi delle arie. Tutto all’aria aperta. La qualità dell’aria è vitale (e andare in bici contribuisce a non inquinare), ma anche la quantità dell’aria è importante (previene le forature). “Una bici che va / silenziosa velocità” (come canta Paolo Conte) è merito anche di una giusta pressione delle gomme.
Cremona è una città di ciclismo. La città di Alfo Ferrari e Silvio Pedroni: nel 1947 Ferrari (della vicina Sospiro), già campione italiano, precedette proprio Pedroni ai Mondiali dilettanti, doppietta azzurra – primo e secondo - in una giornata arcobaleno. Ferrari si confermò campione italiano fra i dilettanti nel 1948 e nel 1950, poi da professionista (Fréjus, Welter, Guerra e Arbos) si rivelò meno vincente. Invece Pedroni (di Tredossi, oggi Castelverde) gareggiò per Fréjus, Ganna e Nivea-Fuchs (nonché Tebag e Tigra in Svizzera) e si aggiudicò il Giro d’Italia del 1950 nella categoria degli indipendenti. I loro nomi campeggiamo su un frequentatissimo anello ciclabile di quasi un chilometro nel Parco al Po vicino all’argine. Poi Priori, Guadrini, Sgalbazzi…
Cremona è soprattutto una città di biciclette. E gran merito è proprio della Fiab, che qui si è ribattezzata Biciclettando. Le corsie ciclabili, il percorso di educazione stradale (in tutta sicurezza) per i bambini, la giornata dedicata proprio ai bambini (Bimbimbici), le ciclogite e i cicloviaggi, il 5x1000, l’appuntamento “Resistere, Pedalare, Resistere”, e proprio in questi giorni il progetto “Alfonsina pedala controvento”, che nel nome di Alfonsina Strada, nel centenario del suo Giro d’Italia corso con gli uomini, coinvolge scuole elementari e circoli Panathlon, tra laboratori, presentazioni di libri e racconti di storie, e con la partecipazione, tra gli altri, di una campionessa (è proprio di Cremona) come Marta Cavalli.
La pompa per le bici non è solo uno strumento utile e umile, nella patria di strumenti ben più prestigiosi e preziosi (i violini Stradivari…). Ma è anche un presidio, un segnale, un simbolo. Una boccata d’aria pura.
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