Trecento persone, ciclisti che vantano un palmarès impressionante (e non), per l’evento rappresentato dal gruppo “Brocchi e Ciclisti: tutti campioni”, che è anche un social di riferimento di ciclismo apprezzato da quasi 1.400 membri. La splendida manifestazione si è svolta al ristorante “Da Gambaro”, a Cadoneghe in provincia di Padova, di Gino Zaghetto (ex ciclista) con la moglie Laura, sponsor di squadre ciclistiche.
L’evento a dir poco planetario, il sesto della serie (2016, 2017, 2018, 2019, 2020, 2023 e 2024), è stato presentato dai padovani, entrambi ex ciclisti Sandro Tortolato e Giada Borgato, campionessa e opinionista del ciclismo nella Rai. Per il presidente Michele Pistore, ex atleta, alla prima uscita della… stagione da capo del gruppo, non poteva esserci un esordio così fortunato.
Hanno partecipato gli olimpionici Eros Poli che ha vinto a Los Angeles nel 1984 nel quartetto su strada della 100 chilometri con Claudio Vandelli, Marco Giovannetti e Marcello Bartalini, e Patrizia Spadaccini olimpionica paralimpica nel 1996 ad Atlanta: ha stabilito il record dell’ora nel 2011 Master Woman 2 alla media di 39.402 kmh al velodromo di Montichiari. C’è era anche il vincitore delle Universiadi Sergio Scremin (1983 a Edmonton), poi passato professionista.
Ampio spazio anche per i dieci campioni del mondo. Eros Poli e Flavio Vanzella, che hanno corso assieme nel quartetto su strada nelle Olimpiadi 1988 a Seoul: sono arrivati quinti anche se la bici ufficiale è arrivata in ritardo e non si sono preparati e dovere negli ultimi giorni. Silvio Boarin (campione del mondo del chilometro da fermo su pista nel 1985 a Stoccarda), Rino De Candido (nel 1975 è campione mondiale militare di inseguimento, nel 1976 a Milano con Cesare Cipollini, Sandro Callari e Orfeo Pizzoferrato ha conquistato il Mondiale della 4 chilometri inseguimento a squadre in 4'24''706), Alessandro Bacciocchini (negli juniores ha vinto il campionato italiano nella specialità cronometro a squadre), il padovano Mario Benetton, che ha giocato in casa, ha vinto nel 1997 a Perth la medaglia d'oro di specialità in quartetto con Adler Capelli, il vicentino Cristiano Citton ed Andrea Collinelli. Spazio anche a Nicola Giacomazzi, ex campione del mondo militari. È suonato l’Inno di Mameli per chi ha vinto il tricolore uomini e donne.
Commozione per Diana Žiliūtė quando ha ascoltato l’inno nazionale della Lituania. Diana Žiliūtė, lituana, ma italiana di adozione, alle Olimpiadi di Atlanta nel 2000 ha conquistato una splendida medaglia di bronzo dietro a Leontien van Moorsel e Hanka Kupfernagel. Ma non si è fermata qui. Ha vinto la prova in linea élite del campionato del mondo su strada 1998 a Valkenburg, la coppa del mondo su strada nel 1998 e nel 2000. Inoltre è stata direttore tecnico della Diadora-Pasta Zara dal 2011 al 2013. Si è aggiudicata anche la Grande Boucle Féminine Internationale.
Gli ex professionisti che hanno partecipato alla “Grande Réunion” sono stati 36: 29 uomini e 7 donne. Rigorosamente in ordine alfabetico cominciando noblesse oblige dalle donne: Giada Borgato, Zaìra De Luca, Maura Guerra, Patrizia Spadaccini, Luigina Sponchiado, Diana Žiliūtė e Cinzia Zanatta alla quale è stato consegnato il “Premio simpatia una vita nel ciclismo”: è la figlia del grande Remigio Zanatta, atleta e direttore sportivo anche dei professionisti e sorella di Stefano Zanatta (diesse della Polti Eolo Kometa), Gianfranco (meccanico) e Simone (fisioterapista).
Gli uomini: Mario Beccia, Marco Benfatto, Alessandro Bertuola, Luciano Boffo, Michelangelo Cauz, Biagio Conte, Stefano Checchin, Giocondo Dalla Rizza, Davide Dante, Walter Delle Case, Aldo Donadello, Marco Fincato, Giorgio Furlan, Vincenzo Galati, Gianluca Geremia, Walter Hubner, Silvano Lorenzon, Flavio Martini, Roberto Menegotto, Giovanni Moro, Rodolfo Ongarato, Paolo Passarin, Eros Poli, Fortunato Salvador, Sergio Scremin, Andrea Solagna, Flavio Vanzella, Gianluca Zanini e Marco Zen.
Trecento persone senza premi? Non sia mai. Per l’assegnazione del trofeo del gruppo più numeroso ha vinto inesorabilmente la formazione trevigiana di Salvarosa di Castelfranco Veneto Zalf Euromobil Désirée Fior, che ha promosso ben 115 atleti al professionismo, con 23 rappresentanti. L’emblema più ambito della manifestazione è stato consegnato a Francesco Bergamin che lo consegnerà a Egidio Fior, patron della formazione. Seconda è arrivata la MG Boys 22, terza Bonlube 20, quarta Zanon 19, quinta Opel Vighini 15. Sesti, a pari merito con 12 ex atleti, Coppi Gazzera, Uc Trevigiani, Caneva, ZG Mobili. A ruota con undici 11 rappresentati: Rovigo Mantovani, Mirano, Prodet-Car. 10 punti Rinascita Ormelle; 9 punti Fis-Parolin, Iranian Loom, De Nardi; 8 punti Mainetti e Riese.
Particolarmente toccante è stata la premiazione di Udillo Badoer, una figura indimenticabile nel ciclismo, il “ragazzo del 1933”, diesse degli ex professionisti Roberto Pagnin, Endrio Leoni e di Nicola Vanin, campione italiano della categoria juniores nel 1980 con la società Daina Mira della provincia di Venezia
Il pranzo è stato “innaffiato” dal Prosecco Astoria portato da Gianenrico Zanardo.
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