Zomegnan smentisce: con il Pro Tour non c'è accordo
| 30/11/2004 | 00:00 Angelo Zomegnan, direttore degli eventi sportivi Rcs, smentisce che sia
stato raggiunto un accordo fra gli organizzatori di Giro d'Italia, Tour de
France e Vuelta Espana con il circuito Pro-Tour. E' stata avanzata una
proposta, peraltro respinta dall'Uci, di accettare l'accordo per il solo
2005 da parte degli organizzatori dei tre grandi giri e delle corse
collegate per evitare sovraffollamento di corse nel calendario.
Non l'accettazione del Pro-Tour da parte degli organizzatori dei tre grandi giri (Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta), ma forti critiche all'Uci e la proposta di un programma su cui convergere per la stagione 2005 allo scopo di ''evitare una crisi del ciclismo professionistico''. Questa la posizione assunta dalle tre organizzazioni sportive, come fa rilevare oggi la RCS Sport rendendo noto il testo della lettera congiunta inviata ieri al presidente dell'Uci Hein Verbruggen. ''A qualche settimana dal debutto della stagione 2005 sussistono numerosi disaccordi tra l'Unione Ciclistica Internazionale e gli organizzatori dei tre Grandi Giri per la creazione e la messa in opera di un UCI Pro-Tour'', scrivono le tre organizzazioni, e aggiungono: ''Anche se le nostre recenti conversazioni hanno lasciato intravedere un'evoluzione positiva, siamo ancora lontani dal poter trovare un accordo durevole nel merito del progetto''. Le situazioni da dirimere sono ''sul piano del codice etico, sul piano del concetto sportivo del Pro Tour e della sua dimensione definitiva, sulla creazione di un organo che piloti il progetto al quale poter esporre le nostre preoccupazioni e i nostri suggerimenti''. E poco oltre si precisa ''dato che nessun accordo esiste al momento''. La lettera poi prende atto delle inquietudini e delle preoccupazioni dei Gruppi Sportivi, in ordine agli impegni gia' in essere, e propone a tutte le parti che danno vita al ciclismo professionistico su strada - ''senza rinunciare ai nostri (dei tre organizzatori, ndr) diritti'' - e al fine esclusivo di preparare la prossima stagione, questo assetto: ''Il calendario mondiale 2005 sara' composto da una parte dalle prove predeterminate dall'Uci. e dall'altra dalle 11 gare organizzate da RCS Sport, ASO e O.D.C Unipublic, vale a dire Vuelta di Spagna, Giro d'Italia, Milano-Sanremo, Tirreno-Adriatico, Giro di Lombardia, Giro di Francia, Parigi-Roubaix, Parigi-Nizza, Parigi-Tours, Liegi-Bastogne-Liegi e Freccia Vallone. Tali prove, che costituiranno il calendario mondiale, si impegnano ad accettare, nel 2005, le 19 squadre preselezionate dall'Uci. Le stesse 19 squadre s'impegnano dal canto loro a partecipare a tutte le prove del calendario mondiale sopra elencate''. ''L'accettazione per tutte le parti in causa di questa proposta per il 2005 - conclude la lettera - ci appare come l'approccio piu' saggio per evitare una crisi del ciclismo professionistico che non sarebbe utile ad alcuno, e per sbloccare rapidamente una situazione delicata. Questa proposta permettera' a tutte le parti significative del ciclismo di disporre del tempo necessario per le riflessioni congiunte, in seno a un gruppo di lavoro che dovra' essere allestito nei tempi piu' rapidi, al fine di elaborare un nuovo regolamento e un sistema accettabile per tutti e dunque duraturo, a partire dal 2006''.
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